Si era diffusa la voce che i carabinieri di Teano lo avessero addirittura arrestato ed invece erano con lui per fargli compagnia e aiutarlo a trovare una sistemazione logistica che lo proteggesse dal freddo dell’inverno e gli garantisse un pasto quotidiano.
Questa può essere una storia normale ma anche una storia straordinaria. E’ infatti normale fare la carità, offrire una sigaretta, una coperta, un piatto caldo a chi ne ha bisogno, diventa straordinario se chi ha bisogno è un giovane, ma di cui nessuno ne conosce le origini, la provenienza. Una di quelle persone che si guardano con sospetto e dunque da tenere alla larga. E’ straordinario se ha segnalarlo sono i giovani, quelli che spesso accusiamo di essere egoisti e superficiali( le prime notizie difatti le fornì un articolo del giovane Peppe Scala ma altre iniziative sarebbero state avviate dai giovani del Real Teano). E’ straordinario se anche i giovani Carabinieri del posto, agli ordini del sempre attivo maresciallo Proietti, venuti a conoscenza della presenza di questo giovane nomade, senza dimora, hanno prima assunto tutte le possibili informazioni per saperne dei più, poi hanno fatto il giro dei luoghi dove forse era più probabile trovare un tetto per questo giovane amico. Di fronte ai forse, ai se, ai ma, per giustificare i dinieghi, non si sono persi d’animo ed hanno continuato a cercare e chiedere, con interventi informali, ma anche con richieste ufficiali ai centri di assistenza.
Uno dei più disponibili si è mostrato Don Tommaso Nacca, parroco di S.Francesco, che ha assicurato tutto il suo personale impegno e quello della Chiesa per trovare una soluzione degna di un essere umano.
Fino a qualche ora fa Osma, così lo chiamano i giovani di Teano, dormiva sopra i cartoni, davanti al Supermercato CAT, coperto di pochi indumenti. Fumava le sigarette che gli regalavano i giovani della sua stessa età, Osma ha 26 anni e viene dalla Repubblica Ceka. Solo qualche lavoretto offertogli da chi ha superato la diffidenza. Da mangiare provvedeva la carità umana che spesso aveva il volto della famiglia Tridente, proprietaria del Bar La Civetta. Da questa sera Osma è anche ospitato presso la loro abitazione per garantirgli un tetto fino a quando non si troverà una idonea sistemazione.
Ordinario o straordinario, questa vicenda ci porta diritti al senso del Natale, non quello dello sfrenato consumismo ma quello della solidarietà e dell’amore, senza e con divisa.
Antonio Guttoriello