Egregio Ingegnere,
mi verrebbe da dire <<Excusatio non petita, accusatio manifesta !>>
Tralasciando il fatto che le mie osservazioni non erano una accusa diretta alla Sua persona, nei confronti della quale mi sembra di non avere detto nulla, sembra opportuno ricordare che le “ critiche” seppur negative, come pacatamente osservato, debbono comunque essere ritenute legittime e rispettate. Le stesse, a parere dello scrivente, debbono semmai costituire l’imput per poter tracciare un oggettivo e futuribile percorso formativo.
Egregio Ingegnere, questo dovrebbe saperlo, il percorso di accrescimento personale e collettivo è denso di lodi e di critiche, senza delle quali questo non potrebbe esserci.
Se la realtà che ci vogliamo rappresentare è soltanto quella che vogliamo giunga ai nostri sensi, allora dovremmo pacificamente convenire di avere una visione faziosa degli eventi. Ma questa è una mia opinione e non pretendo certo che sia condivisa.
Dalla lettera aperta da Lei pubblicata mi si è accusato di avere fatto un escursus storico in negativo dei risultati non raggiunti dal comitato di cui si pregia essere presidente, segnalandomi, qualora io non ne fossi stato a conoscenza, invece, degli apprezzabilissimi obiettivi raggiunti( non so a questo punto a quale associazione devo fare riferimento, quindi ne scelgo una a caso – mi scusi !)da Città sottili.
Se io da un lato sarei stato fazioso, Lei, dall’altro, lo è stato ugualmente. Non per rinverdire i toni pacati della discussione, ma,a mero titolo esplicativo, trasferire gli alunni e gli insegnanti della scuola Laurenza presso l’ex carcere non Le sembra un rimedio peggiore del male? Ha mai fatto “visita” ai locali di cui si dibatte? Io si, e non mi sembra sia una sistemazione decorosa,salubre ed anche logisticamente opportuna.
Tralasciando, quindi, ogni ulteriore polemica, che ritengo a questo punto sterile e portatrice semmai di altre risposte altrettanto polemiche, mi consenta di osservare che al di la dei paventati risultati raggiunti dalla Sua associazione, nulla si è detto circa i programmi e circa l’amministrazione diretta della democrazia da parte del cittadino.
Immagino, nel mio piccolo, che quando si decide di investire su uno spot elettorale così forte – ed anche azzeccatissimo visto i tempi in cui viviamo – ci si sia ben preparati a priori a spiegarne il significato. Ciò mi pare non sia avvenuto. Ma sono fiducioso che in futuro tale spiegazione sia fornita a me e a tutti i curiosi di cui a questo punto mi sento portatore di istanza, in considerazione del fatto che tale risultato sarebbe davvero quanto di meglio .
Comunque sia su un punto mi trova concorde, e ci mancherebbe! Teano necessita di una amministrazione capace e finalmente pulita, attenta alle richieste e alle esigenze del cittadino. Per troppo tempo si è sacrificato sull’altare della strategia politica il vero significato della buona amministrazione.
Amministrare in maniera giusta significa principalmente non scambiare il bene individuale per quello comune, gestire le risorse del territorio concretamente per quello che sono( di tutti), evitare appropriazioni illegittime anche di quegli spazi che appartengono al patrimonio collettivo. Teano in sostanza deve tornare ad essere il giardino dei teanesi e non solo quello di questo o quel signorotto di quartiere.
Anche io sono convinto, mi creda, che la Sua discesa in campo sia disinteressata, parimenti non mi convince quella di alcuni Suoi sodali.
In ultimo, francamente, ho l’impressione che quando si parla della ricerca di persone pulite( e questo è il cavallo di battaglia di tutti i prossimi competitori elettorali) questa sia una esigenza più di forma che di sostanza, altrimenti non si cercherebbe, mi corregga se sbaglio, l’appoggio anche di coloro che hanno gestito in passato la cosa pubblica.
Le ripeto: sostituire un figlio con un padre non costituisce vero rinnovamento. Il rinnovamento, quello vero, a cui tende Lei e che io e tutti i cittadini auspichiamo, passa per i programmi, per le idee, per gli ideali ed in ultimo, solo in ultimo, per le persone.
Se, e me lo auguro, il comitato Una opportunità per Teano saprà concretizzare tutto ciò, allora avrà anche il mio voto – quello vero intendo, giusto per riderci su smorzando i toni della polemica -, che mi rendo conto sarà soltanto una misera goccia in un oceano di auspicabili consensi, altrimenti sarò costretto, come al solito, a scegliere a malincuore tra quei noti avvocati, dottori o altri professoroni della politica che affollano da ormai molto e troppo tempo il palcoscenico Teanese e che non hanno alcuna intenzione di abdicare rimanendo ben saldi al timone di questo sventurato paese in prima o per interposta persona.
RendendoLa partecipe, a questo punto, del fatto che seguirò da vicino le vicende del comitato che rappresenta, concedendo prima di tutto a me stesso l’opportunità di rivedere i miei giudizi, La saluto cordialmente augurandoLe di realizzare concretamente quello che intimamente sente in modo che Teano possa essere finalmente VIVA.
Severino Lo Giudico