Fu emanata il 13 dicembre del 2001 la Direttiva del Ministero Funzione Pubblica a seguito della quale “Tutte le organizzazioni, per gestire il cambiamento e garantire un’elevata qualità dei servizi, devono fondarsi sulla conoscenza e sulle competenze. Devono, pertanto, assicurare il diritto alla formazione permanente, attraverso una pianificazione e una programmazione delle attività formative che tengano conto anche delle esigenze e delle inclinazioni degli individui”. Poi giunse il “Programma Elettorale della Lista Civica “Teano in Comune”, Candidato Sindaco, Giovanni Scoglio, dal quale Programma, in materia di Personale leggemmo che si sarebbe provveduto al “Reclutamento di profili adeguati alle esigenze dell’ente, archiviando un meccanismo prettamente quantitativo, mediante l’aggiornamento e l’immissione di competenze e profili indispensabili per il buon andamento dell’ente (tecnici qualificati, esperti in materia economico-finanziaria ed in affari legali, oltre che il necessario apporto di amministrativi ed operatori esterni”. Il Candidato Sindaco dimostrava, così, una piena consapevolezza dello stato delle cose e le buone intenzioni per porvi rimedio. Ora, però, il Sindaco ci perdonerà, in quanto “millantatori di professione”, quando siamo costretti a registrare con puntuale cadenza, le vere e proprie castronerie che vengono prodotte attraverso Atti Amministrativi. Ed anche ora, sempre con documenti probanti alla mano, ne forniamo un’altra. Anche se basta ed avanza quanto da noi pubblicato il 25.11.2022, il 04.12.2022, etc. etc. Ma, siccome è meglio abundare quam deficere, ci sembra corretto aggiornare la serie di castronerie che vengono prodotte ravvedendoci, noi, e diciamo noi, anche aspetti di ordine legale non di poco conto.
Veniamo, quindi alla Determina n. 424 del 29.11.2022. Ovvero la Determina di Liquidazione avente ad Oggetto: “Lavori di ripristino dell’impianto di pubblica illuminazione in Via Anfiteatro di Teano Centro – Liquidazione 2° SAL”. Premesso ciò, leggiamo che “con Determina Dirigenziale n. 571 del 27.07.2020, esecutiva, veniva approvato il preventivo di spesa dei lavori indicati in oggetto, impegnata la somma di Euro 5.124,00 e si dava incarico alla Ditta Elettrocasa, di eseguire i lavori in oggetto”. Liquidazione “…disposta nel rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle fatture”. Siamo proprio sicuri sicuri? Tutto regolare, penserete voi. Almeno all’apparenza. Infatti, sembrerebbe fin qui, che a monte già vi è stata una prima Liquidazione alla quale segue la seconda con la Determina n. 424. O no? Andiamo avanti. Il Responsabile Area Infrastrutture, Ing. Fulvio Russo, redattore della Determina, però, sentenzia: “Che la ditta non ha garantito la funzionalità dell’impianto nonostante il lungo tempo trascorso, gli incontri effettuati e le assicurazioni ricevute…. mettendo a forte rischio sia l’immagine dell’Amministrazione (non della Città?) che le ricadute sociali degli eventi, facendo venire meno il rapporto fiduciale (forse fiduciario? n.d.r.). Andiamo avanti. Ora, per noi “millantatori di professione”, leggendo queste ultime lapidarie affermazioni (scripta manent), supponiamo che agli Atti esista una dettagliata Relazione Tecnica sulla mancata esecuzione dei lavori a regola d’arte. È così? Cosa per la quale non si sarebbero potuti pagare né il 1° SAL, né si sarebbe potuto procedere alla Liquidazione 2° SAL di cui alla Determina in questione. O no? Delle due, l’una. In caso contrario si è sicuramente contravvenuta la Legge. Andiamo avanti. Però, in totale confusione mentale, l’Ingegnere ribadisce che “nelle more delle determinazioni in merito ai fatti sopra riportati, si liquida solo il 2° SAL così come proposto”. Ma, allora, ad un 2° non precede (matematica) un 1°? E, il 1° è stato liquidato? Sì o no? A noi risulta di si. Salvo poi, infatti, contraddicendosi, si Determina di “Liquidare la somma di euro 2.618,91 a saldo della fattura (!!!) n. 02/PA/2021, salvo che “Resta impregiudicata ogni azione in merito al comportamento assunto dall’impresa” (???) Poi, quale “determinazione in merito ai fatti”? Quale “comportamento assunto dall’impresa”? Esiste, ribadiamo, una Relazione Tecnica di contestazione? E, se non esiste quali “determinazioni” vorrebbe prendere? Con quali Atti probatori? Forse, farsi restituire l’intero saldo già ampiamente liquidato? Andiamo avanti. “Tutto ciò premesso – continua Russo – considerato che non è stata più rinvenuta la determinazione assunta in data 11.10.2021, si ripropone la liquidazione delle somme dovute già proposte con determina dirigenziale n. 146/UTC/INFR dell’11.10.2021”. Questi ci inducono ad un auto TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio)!!! Abbiamo compreso bene? “non è stata più rinvenuta la determinazione assunta in data 11.10.2021”. E la stanno cercando presso gli “oggetti smarriti” della Stazione Centrale di Napoli, forse? Andiamo avanti. E, se ci si è preoccupati “dell’immagine dell’Amministrazione”, perché non ci si è preoccupati del danno di immagine della Ditta allorquando si dichiara platealmente “Che la ditta non ha garantito la funzionalità dell’impianto…”? Pubblico ludibrio? Quando si dice che il bue da del cornuto all’asino…. Alla luce di tanto abbiamo serio motivo di credere che tutto fin qui gravemente registrato avrà delle serie conseguenze. Anche se il Sindaco, rispondendo via Facebook ad un Consigliere di Opposizione dichiara che “…le determine di pagamento vengono fatte dagli uffici, non dalla politica”. Noi “millantatori di professione”, però, sappiamo, se memoria non ci inganna che “Il Sindaco è l’organo responsabile dell’amministrazione del comune, rappresenta l’ente, convoca e presiede la giunta e sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici nonché all’esecuzione degli atti”. O no?
Pasquale Di Benedetto