Furnolo, l’antico Villaggio di mezzamontagna della Madonna Assunta e
del suo primo devoto Don Michele di venerata memoria, ha festeggiato ancora
una volta con particolare solennità la “ Vergine Madre , figlia del suo
Figlio umile ed alta più che creatura termine fisso d’eterno
consiglio” – Dante, Divina Commedia , Paradiso.
Così Dante fa esprimere S. Bernardo nella stupenda preghiera alla
Vergine, capolavoro della sapienza di Dio, Stella del mattino,
Regina Assunta in cielo. Un conterraneo furnolese , l’altra mattina al
mercato anticipato, ha sottolineato con fervore e con un sorriso da
leccarsi le orecchie: “ Noi Furnolesi siamo di palato raffinato.
Accostumati al bello e al buono dal nostro adorabile Parroco e
Maestro Don Michele, fine letterato, ardente predicatore itinerante,
abile miniaturista, produttore di incontenibile allegria con le sue
fulminanti battute, seguiamo le sue orme, portandolo sempre nel
cuore, nella mente, nell’anima, con amore e gratitudine”.
Il 14 un folta processione del SS Sacramento si è snodata per l’arteria
unica di Furnolo, Via Chiesa per l’appunto. Dopo i numerosi Furnolesi
rincasati temporaneamente per la solennità hanno raccontato, ai bar,
al fresco di qualche annoso castagno, sotto i portici rurali, le cose
belle dei tempi della loro giovinezza, qualche lacrima sarà affiorata su
questi volti provati dai sacrifici e dalla nostalgia.
Il giorno dell’Assunta ha visto la Messa solenne cui Don Michele dava particolare
riguardo, invitando un Predicatore di grido. Infine una cover-band dei
Nomadi e le classiche pirotecniche “botte” da urlo.Un’ultima nota
rallegrante, i Furnolesi continuano a battezzare senza sosta
le neonate con l’amatissimo nome di Assunta. Per Lei non vale la norma
di “polvere alla polvere”, per questo motivo la sua ricompensa sarà
preziosa: Assunta in cielo in corpo e anima, insignita della più alta
onorificenza , Regina Coeli.
Giulio De Monaco