Esistono delle stanze segrete nella tomba di Tutankhamun o si tratta
solo di bufale? La questione continua a dividere gli esperti e anche
il passato fine-settimana si è assistito a un altro balletto di
contrasti… Durante una conferenza tenutasi al Cairo la congrega di
egittologi capeggiata dall’ex segretario alle antichità Zahi Hawass
noto per la sua arroganza ha ripetuto la contrarietà a questa ipotesi:
Dall’altra parte, decisi per la prosecuzione delle ricerche,
l’archeologo Nicolas Reeves e altri colleghi, convinti che in quegli
ambienti non tutto sia stato scoperto..
Le posizioni divergono anche su come sono state condotte le ricerche:
Hawass ha detto che il progetto manca di ogni base scientifica( la
parola magica di tanti imbecilli), negando con la solita faccia tosta
che le stanze si trovino dietro la tomba di Tutankhamun e nascondano
il sarcofago di Nefertiti, tra le figure più leggendarie nella storia
dell’antico Egitto. Ma c’è chi, sicuro dell’esistenza di questi
ambienti, ha promosso nuove esplorazioni tramite la scansione radar.
Reeves ha rilanciato la tesi l’ano scorso. I risultati preliminari di
successive scansioni suggerivano che la tomba contenesse due cavità
oltre il muro, con tracce di metalli e materiale organico rinvenute
sulla parete nord e quella ovest. «Cercavo la dimostrazione che mi
dicesse che il mio assunto iniziale era sbagliato – ha commentato
l’egittologo inglese – ma non ho trovato nulla in tal senso. Ho invece
rinvenuto indizi sempre più numerosi su qualcosa che si nasconde nella
tomba di Tutankhamun».
L’attuale ministro egiziano alle antichità, Khaled el-Anani, presente
al dibattito, ha specificato che le scansioni radar dovrebbero
continuare, in linea con le raccomandazioni del “comitato” che
propende per l’esistenza di locali segreti. El-Anani è tuttavia
favorevole all’utilizzo delle più moderne tecnologie, indispensabili
per la scoperta di probabili stanze segrete, che secondo l’egittologo
inglese potrebbero occultare la tomba della Regina Nefertiti.
Giulio De Monaco