Il processo riprenderà il prossimo anno. De Biasio si rese protagonista di una vicenda alcuni mesi fa, quando lungo la statale Venafrana esplose un colpo di fucile contro una donna di colore. Accogliendo la tesi dei difensori – gli avvocati Antonio Lonardo e Marco Andrea Zarone – il giudice ha derubricato le accuse da tentato omicidio in lesioni volontarie aggravate.
Tutto sarebbe iniziato quando il 65enne avrebbe raggiunto – con la sua vettura, un vecchio fuoristrada Lata – la strada Venafrana, la statale che collega il casertano con il Molise. Raggiunge il solito posto dove la giovane nigeriana “esercita”. Secondo alcune indiscrezioni raccolte sul posto, non era la prima volta che il De Biasio veniva notato a discutere anche animatamente con la nigerina nel tentativo di convincerla a lasciare “il servizio” o comunque di averne prestazioni in “esclusiva”. La donna, per una serie di ragioni, avrebbe sempre rifiutato. L’epilogo della vicenda si verificò allorchè l’uomo un bel giorno, giunse sul posto armato di fucile da caccia e dopo averlo imbracciato avrebbe esploso un colpo contro la donna, ferendola ad un polpaccio. Quando sono giunti i carabinieri il 65enne sidicino era ancora sul posto, in evidente stato confusionale.
Ora il compito è degli inquirenti ed attendere l’evoluzione del procedimento e l’instaurazione del probabile processo per capire l’esatta dinamica della vicenda che è contornata ancora da troppe ombre.
Intanto, grazie alla perizia dei difensori, l’anziano galante signore, ha potuto fare ritorno presso la propria abitazione ed attendere i tempi del processo, che non saranno brevi ma, sembra banale dirlo, una cosa è attendere dietro le sbarre del carcere un’altra è stare presso la propria abitazione magari con un minimo di accudimento da parte dei familiari.
G.DM.