Il titolo è scarno, brullo, magro. Ma la galleria dei ritratti del Maestro Durand è un palinsensto di meraviglie.
Volti e anime dietro, di tutti i tipi, di tutte le espressioni, di tutti i voli audaci di una mente in continua, progressiva,
ardita escalation verso il meglio, verso il "pretendo di più da me!"
Audacia della tecnica, arditezza di una consumata esperienza, voli abissali come l’incredibile Pegaso e il suo impeccabile, statuario cavaliere. Mito e leggenda, realismo e fantasia come nelle immortali saghe di Tolkien.Non so se il Maestro abbia letto libri del
Volto oblungo rivestito di capelli d’oro, ricorda l’Elfo Legolas del Signore degli anelli, abiti di un’enfatizzata raffinatezza . Sete e velluti, raso e bisso. E dietro una magica foresta,
E infine colpisce la casta, inquietante, virginale seminudità della nordica Ludmilla dai seni di corallo e il viso di perla celato dietro occhiali d’ombra, quasi a nasconderne l’anima, i sentimenti , il respiro, i sospiri, i segreti… Opera giovanile del Durand, avrà avuto circa 23 anni, con un calcolo rapido. I toni cromatici delicati, pastello sono un soffio di brezza marina. L’atmosfera incanta nella sua innaturale staticità.
Sogno di un sogno.
Giulio De Monaco