Ieri , lunedì 10 ottobre, i ragazzi dell’istituto Foscolo di Teano, in segno di protesta verso il Dirigente Scolastico prof. Paolo Mesolella, si sono rifiutati di entrare. Stando all’articolo pubblicato su Paese News, il motivo della protesta è la “pesantezza dell’orario” ma, a detta degli studenti, il messaggio che si voleva comunicare è stato frainteso e di conseguenza distorto.
La contestazione, infatti, non affonda le sue radici nella pesantezza dell’orario, bensì nel COME il dirigente si è posto nei confronti di tale questione; i primi problemi con l’orario sorgono la settimana scorsa, all’atto della pubblicazione dell’orario la domenica sera/notte, con conseguente protesta da parte degli studenti: questa prima protesta ebbe modo di portare luce, inoltre, su altri problemi strutturali dei singoli orari di ogni classe, attraverso le assemblee, prima di classe e poi di istituto, concesse dal DS stesso, in data 3 ottobre, per poterne discutere.
Apparentemente la discussione si concluse con la promessa di una pubblicazione più efficace dello stesso, cosa che così è stata per quasi tutti i corsi dell’istituto ma effettivamente, quei problemi strutturali dei singoli orari, non erano stati nemmeno degnati di uno sguardo. Ed è così che veniamo alla protesta del 10 ottobre mattina, allorchè i ragazzi decidono di protestare apparentemente contro l’ orario ma piuttosto contro la mancata attenzione da parte del preside verso le richieste degli studenti. Infatti, come è stato notato da molti dei presenti, il Dirigente Scolastico non ha voluto ascoltare le ragioni degli studenti e si è chiuso in presidenza fino all’arrivo dei giornalisti di PaeseNews e dei Carabinieri, mettendo fra sé e le richieste degli alunni un muro insormontabile impedendo quindi ogni forma di dialogo. Gli alunni lamentano che , quando si toccano determinate argomentazioni o in situazioni simili, questa è la risposta che ottengono dal capo dell’istituto: una porta chiusa o un contentino.
La contestazione al di fuori dell’istituto, inoltre, era del tutto condivisa sia da parte dei minori che dei maggiorenni. Questi ultimi, infatti, contrariamente a quanto detto nell’articolo citato in precedenza, non hanno ASSOLUTAMENTE costretto alcun alunno a non entrare e quindi a non prendere parte regolarmente alle lezioni. Sono stati anche convocati alcuni genitori degli allievi minorenni affinché provassero a ragionare con, in primis, i propri figli e poi con gli altri alunni ma, sdalle testimonianze di alcuni genitori, è emerso che anche per loro è risultato impossibile stabilire un dialogo col Preside.
I RAPPRESENTANTI DELL’ISISS UGO FOSCOLO- Teano