Canale 150, solo per pochi intimi
Teano 10 novembre – La sala conferenze del museo archeologico di Teano ha ospitato un evento rinomato, che precedentemente ha fatto tappa a Courmayer, Torino, Milano e che successivamente toccherà le città di Bari e Firenze: Canale 150.
Un evento nato per raccontare, soprattutto ai giovani, i grandi italiani del passato, da grandi protagonisti di oggi. Ebbene una grande possibilità per Teano, scelta senza dubbio per la sua valenza storica e simbolica, come città dello storico incontro. In mattinata alcune classi dell’ Isiss Ugo Foscolo e dell’ Ipsart hanno partecipato con interesse all’incontro con intellettuali ed artisti contemporanei di importante rilevanza, e alcuni studenti del liceo classico e scientifico hanno ritenuto che ne sarebbe di gran lunga valsa la pena ritornare il pomeriggio per partecipare all’evento fino alla fine.
Ed eccoci qui, ore 16:00, una decina di adolescenti accompagnati da una docente che, sedendosi in prima fila, osservano sbigottiti il grande entusiasmo con cui i sidicini hanno accolto questa giornata culturale: una platea deserta. “Arriveranno” ci siamo detti, e abbiamo continuato ad ascoltare rapiti i racconti di scrittori come Paolo di Paolo, Rino Mele, Michele Masneri, e di professori e critici d’arte come Angelo Trimarco. I minuti passano e si percepisce solo un via vai di poche persone che varcano la soglia della sala per abbandonarla pochi secondi dopo. Gli organizzatori si guardano intorno alquanto imbarazzati, la telecamera non può riprendere la sala perché è quasi completamente vuota. E così quella che doveva essere una conferenza indirizzata ad una platea diventa un piccolo salottino culturale tra artisti come Pietro Lista e intellettuali come Pasquale Persico e una decina di ragazzi affascinati da tanto sapere. Sul calar della giornata ecco qualcuno che arriva, attirati probabilmente dalla presenza del cantante Vinicio Capossela, ( che alla fine non parteciperà trattenuto da alcuni imprevisti) diventiamo così una ventina. Tra una breve pausa e un’altra ci guardiamo attoniti e ci chiediamo: “Ma dove sono tutti?” . Dove sono i giovani impegnati nella politica locale o nei vari comitati, dove sono gli studenti, i laureandi, i professori, gli artisti, i politici o i membri di tutte le varie associazioni teanesi? Ma dove sono quei giovani Dandy che ostentano tutta la loro pseudo –cultura come un gingillo nell’ora dell’aperitivo? Ma dove diamine è diretta la mia generazione? E perché io e i miei compagni ci siamo sentiti così onorati nel parlare con l’avvocato Maurizio Montalto o con il Presidente della fondazione Premio Napoli Silvio Parrella e tanti altri hanno preferito starsene sul divano di casa a guardare Barbara D’Urso? Poi ci appare davanti agli occhi la risposta.
La filosofia di Pietro Piovani non può competere con l’ultimo decerebrato della casa del Grande Fratello. Vedere un film di Fellini non è paragonabile al giocare a tre sette al bar. Falcone e Borsellino non sono degni di nota, perché non hanno partecipato alle trasmissioni pomeridiane della Mediaset. Commuoversi ascoltando il necrologio di Indro Montanelli è una cosa patetica. Probabilmente si può vivere senza conoscere la storia di chi ha fatto la nostra storia, ma di uscire di casa senza il capo firmato non se ne parla. Tutte le cose che abbiamo imparato ieri, sono inutili in una comunità come questa.
Ci lamentiamo che Teano non ha niente da offrirci, che non esiste alternativa e quando ci viene posta la ignoriamo. Allora è in un paese privo di alternative che meritiamo di stare. Se i giovani di Teano sono il futuro, Teano non ha futuro. E questo forse non è solo colpa della mia generazione. Disillusione, delusione, rabbia. Futura e attesissima FUGA.
Donatella Sirignano
Non sta a noi rispondere ma, a parziale giustificazione di quanti avrebbero voluto esserci e non ci sono stati si potrebbe obiettare che molti in città ignoravano la realizzazione dell’evento, noi stessi siamo stati colti di sorpresa perchè nessuno ha ritenuto di utilizzare la nostra consueta disponibilità alla diffusione della notizia e molti altri, pur volendo, erano impegnati nella giornata lavorativa.
Forse questa riflessione può aiutare a rendere meno drastica la conclusione cui è giunta Donatella.
Parole amare quelle scritte dalla giovane Donatella Sirignano. Avrebbe voluto raccontare di una grande giornata trascorsa ad ascoltare testimonianze e racconti di una lunga storia durata ormai più di 150 anni ed invece prevale il rammarico di aver constatato che questo evento è stato vissuto solo da poche persone. "Dove sono i giovani impegnati nella politica locale o nei vari comitati, dove sono gli studenti, i laureandi, i professori, gli artisti, i politici o i membri di tutte le varie associazioni teanesi?".