A Teano succedono cose strane e, se non sono strane, per lo meno sono singolari. Ricordate il bando pubblico per la selezione di personale per la raccolta dati del censimento (articolo de Il Messaggio del 4/10/22)? Il famoso bando che non si apriva sull’albo pretorio? Quello aperto e chiuso nel giro di soli tre giorni insomma; quello per il quale, testuali parole dell’assessore alla nettezza urbana, furono raccolte ben 30 domande. Ebbene, pensavamo che, come si suol dire, nulla potesse essere più nero della mezzanotte, ed invece eccola là, l’amministrazione comunale, se ci hanno detto una bugia ne riferiamo due, caso burlone, è stata capace di fare ancora peggio di prima. Ma veniamo ai fatti. Terminato il bando ci saremmo aspettati che l’elenco dei selezionati e dei criteri di selezione, dei verbali del concorso e quanto altro, fosse affisso, così come si deve, tempestivamente all’albo pretorio. Si parla infondo di tutta una serie di atti che sono pubblici! Ed invece, purtroppo, di questo fantomatico elenco ad oggi non vi è traccia. Nel frattempo abbiamo raccolto tutta una serie di voci che circolano, così come spesso accade, in paese, e margine di questa vicenda, riportiamo due notizie: quella di un cittadino che ha chiesto di conoscere l’elenco ricevendo “niet” sulla scorta, sembrerebbe, del parere contrario del segretario comunale di Teano e, quella di un consigliere comunale, la dr.ssa Mignacco, che incuriosita della mancata pubblicazione, si è recata presso il Comune di Teano per avere lumi sulla vicenda ottenendo, a distanza di neppure ventiquattro ore, due pareri diversi: uno per il quale l’elenco non poteva essere reso pubblico per ragioni, qualcuno mormora ed azzarda, di privacy, e poi il secondo, successivo e contrastante con il primo, più autorevole, in quanto acquisito dalla viva voce dello stesso segretario, secondo il quale, non vi erano ragioni per non pubblicare l’elenco e che lo stesso non era stato affisso per una mera dimenticanza. La vicenda, a tratti paradossale, per quanto ci è stata raccontata ci lascia perplessi per molte di ragioni. Innanzitutto non sussistono motivi per secretare l’esito del bando, poi, in aggiunta : a) se la selezione è pubblica, crediamo, per lo meno nel rispetto del principio di trasparenza, l’esito della stessa deve essere reso pubblico; b) la graduatoria della selezione viene approvata con determina del dirigente e tale atto, così come tutti gli atti della pubblica amministrazione, vengono in vita solo con protocollo esterno e pubblicazione; c) Le determine, tutte, sono soggette alla pubblicazione; d) l’omessa pubblicazione della determina e dell’elenco danneggia gli interessi degli esclusi, in quanto a loro viene precluso, astrattamente, il diritto, previsto da legge, di impugnare la graduatoria e gli atti della P.A.; e) eventuali ragioni di omessa pubblicazione per ragioni di privacy dovrebbero essere palesate; f) il rispetto della privacy darebbe comunque luogo alla pubblicazione della determina di selezione e dell’eventuale elenco dei beneficiari, la cui identità dovrebbe essere preservata con altre forme e meccanismi che non sono certo la censura. Fatte queste precisazioni, ricordando pure che i selezionati sono già all’opera da diverso tempo, ci viene da chiedere: se, alcun cittadino o la consigliera Mignacco non fossero stati incuriositi dalla “temporanea” assenza di questo elenco dall’albo pretorio comunale– elenco che mentre scriviamo non è ancora pubblico – ne avremmo mai avuto traccia? L’Ente sidicino si sarebbe mai accorto della occorsa “dimenticanza”?
Qualcuno, un po’ di tempo fa avrebbe mormorato: “ a pensar male, si fa peccato ma…” e noi qui, possiamo dire, nel rispetto del beneficio del dubbio: il pasticcio continua…
Servizio di Redazione