L’aveva minacciato e l’ha fatto. Alessandro Lepre, non aveva gradito una frase contenuta nell’ultimo articolo in cui Mario Migliozzi gli rispondeva per le rime su alcuni argomenti relativi alla sua attività professionale e alle competenze degli assessorati affidatigli dal Sindaco. Aveva anticipato che avrebbe sottoposto il testo al suo avvocato;se questo avesse ravvisato gli estremi del reato di diffamazione, egli non avrebbe esitato un attimo ad inoltrare denuncia alle autorità competenti. E così è stato.
Redatta dallo studio legale Gaetano La Milza, oggi è stata depositata presso la caserma dei Carabinieri di Teano la denuncia di parte contro Mario Migliozzi.
Chi ha seguito la vicenda ricorderà che tutto è partito dalla pubblicazione di alcune foto scattate dallo stesso Lepre presso i locali e l’area ex macello che ospita la struttura del SERT e funge anche da parcheggio di mezzi di proprietà comunale. Le foto ritraevano diverse situazioni delle quali alcune riconducibili alla competenza dell’ASL/SERT ed altre alla civica amministrazione. Lepre commentava le foto chiedendosi se il responsabile di quelle situazioni (orto coltivato a pomodoro, zucchine e cipolle, automezzi comunali adibiti a dormitorio e spogliatoio, alberi tagliati, piccola discarica di rifiuti in locali adiacenti il SERT) avesse avuto il coraggio di assumersene pubblicamente la responsabilità.
Non ci ha pensò molto Mario Migliozzi, assessore alla sanità e politiche sociali, con un dettagliato articolo, pubblicato su questo stesso giornale, dava spiegazioni punto su punto alle accuse di Lepre puntualizzando che le accuse provenivano dalla stessa persona “ che ha organizzato la petizione contro il SERT, che ha istigato i cittadini del rione all’intolleranza verso i pazienti del SERT, ecc. ecc., che evidentemente è vittima di un vero e proprio pregiudizio”.
Deve essere stata questa frase che ha fatto infuriare Lepre e lo ha convinto a presentare la denuncia nei confronti del signor Mario Migliozzi, dopo aver chiarito su Facebook, che quella petizione non era rivolta contro i frequentatori del SERT bensì contro la decisione di spostare il SERT nell’area macello e non a S.Reparata dove era stata precedentemente destinata.
Quando all’orizzonte si intravedono le aule dei Tribunali non ci si può aspettare niente di buono e ci si chiede: a chi giova?
Severino Cipullo