I vigili urbani della nostra città, sono stati inviati in missione presso tutte le abitazioni dotate di orto o giardino per controllare, diffidare ed eventualmente sanzionare i responsabili di uso improprio dell’acqua potabile, la stessa che ha provocato un notevole buco nel bilancio comunale, subito riversato nelle tasche dei contribuenti.
Lo spreco dell’acqua pubblica, soprattutto in un momento di grave crisi climatica dovuta alle elevate temperature, è un fenomeno assolutamente da scoraggiare e non deve stupire che i tutori del rispetto delle norme di convivenza civile intervengano per limitarne il fenomeno. C’è però da chiedersi se lo spreco dell’acqua pubblica sia solo conseguenza del cattivo ed in alcuni casi fraudolento uso da parte di privati utenti oppure dallo stato fatiscente in cui versano le condutture idriche che attraversano la nostra città, ridotte, a parere di chi queste cose le conosce bene, rappresentano vere e proprie emoragie. La dispersione dell’acqua nel sottosuolo cittadino è un problema conosciuto bene dall’ amministrazione comunale che si trova a dover liquidare numerose ed onerose fatture per interventi di manutenzione richiesti per tamponare perdite d’acqua che fuoriesce in diversi punti della città. E’ abbastanza attendibile la notizia secondo la quale siano stati effettuati degli studi con attrezzature che hanno rilevato numerose falle nelle condutture sotterranee che rappresentano continue e quantitativamente gravi emoragie di acqua che poi viene contabilizzata per metterla nel conto delle singole bollette comunali.
Il problema c’era e c’è, ci sono i furbetti che aggirano anche il contagiri dell’acquedotto comunale, quelli che ne fanno un uso improprio ma c’è soprattutto un fatiscente stato della rete idrica comunale, vero punto debole di tutta la vicenda. I danni spesso occulti di queste emoragie sotterranee possono evincersi anche da alcune foto inviateci dall’attento Alessandro Lepre, occhio critico delle gravi deficienza cittadine.
Severino Cipullo