Il preside Armando La Prova, assessore alle politiche scolastiche del comune di Teano , nell’articolo , apparso sul “ Messaggio on line “ sostiene la correttezza del suo emendamento e cioè che coloro che vogliono partecipare alla selezione per la consulta all’ambiente, devono essere residenti e domiciliati nel comune di Teano, accusando il consigliere di opposizione Corbisiero di “ malus mala cogitat “. È opportuno ricordare che l’ art. 1 del regolamento recita “ il Comune di Teano riconosce la partecipazione alle scelte strategiche dell’azione amministrativa, da parte di tutti i cittadini e interessati, come fondamento della tutela dell’Ambiente, … “ ; ed in linea con questo l’art.2 recita che “ possono far parte della consulta cittadini residenti o domiciliati nel comune di Teano”.
Come si vede il regolamento portato in discussione promuove in modo estensivo la partecipazione alla vita amministrativa della città e non obbliga ad avere contemporaneamente una residenza e un domicilio, confortato anche dal fatto che nel consiglio comunale siedono due consiglieri che hanno il solo domicilio a Teano e non la residenza. Quindi la mia accusa a La Prova, di voler escludere qualcuno è, e resta valida. E dimostra ancora una volta che se l’assessore , preside La Prova, invece di ascoltare il suggeritore di turno, avesse dedicato un po’ di tempo a leggere tutto il regolamento della consulta, non avrebbe fatto la proposta contraddittoria perché, la modifica da lui proposta e poi approvata dalla sua maggioranza, è in contrasto con l’articolo 1 , approvato dalla stessa maggioranza. Per quanto riguarda il ‘malus mala cogitat’ ( l’uomo malvagio pensa cose malvagie ) rinvio il tutto al mittente , in quanto la mia posizione sempre sostenuta in consiglio comunale va verso una distribuzione del potere ed una maggiore partecipazione popolare , ispirate al principio che quanto più persone conoscono le cose meno imbrogli si possono mettere in atto, mentre la modifica votata ed approvata da La Prova & company, essendo restrittiva risponde al canone che meno persone sanno meglio è per chi deve gestire , in ossequio all’insegnamento di un antico maestro delle nostre frazioni “ Non insegnate a scrivere ai bambini perché un domani vi faranno ricorsi ! ”.
Cari lettori , dovete sapere che quando si legifera bisogna studiare attentamente le carte per essere consequenziali e purtroppo spesso nel nostro consiglio comunale accadono questi eventi. La domanda è perché succedono queste cose ? Il perché va trovato nel vecchio proverbio dei nostri padri :pesa più la penna che la zappa !
Carmine Corbisiero