Santa Pasqua, come ha concluso il Sacerdote alla fine della Santa Messa? Ite missa est, la Messa è finita andate in pace. A questo punto i bambini non vedevano l’ora di tornare a casa per aprire le Uova Pasquali e scoprire le sorprese che contengono. Anche noi avremmo voluto qualche “sorpresa” che ci mettesse in pace con la nostra (A)mministrazione. Purtroppo, le nostre “uova” contenevano solo sorprese deludenti. E torniamo indietro nel tempo, molti ma molti anni fa, quando in una disputa politica con un simpatico personaggio Caleno, questi ci apostrofò affermando che i “Teanesi altro non sono che nobili decaduti”. La cosa, non compresa sul momento, ci lasciò alquanto sgomenti non intuendone il messaggio. Con il tempo, abbiamo capito il “biglietto”. Ancor più oggi, in tempo di pandemia e di vaccinazioni. Nel nostro ultimo intervento denunciammo l’ennesima debacle del Sindaco di Teano a danno dei teanesi (ultarottantenni!) costretti ormai già da due mesi a recarsi in quel di Sessa Aurunca per sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid 19. Anziani non deambulanti, accompagnati da parenti o conoscenti, in fila sotto il sole ad attendere il proprio turno dopo aver percorso 40 km ed aver perso ore preziose del loro tempo e di chi li accompagna.
Evidenziammo come altri Comuni, vedi Mondragone già si erano prodigati per l’effettuazione del vaccino dei propri concittadini organizzando l’inoculazione in modalità “drive through” (senza scendere dalla macchina) per gli ultraottantenni con difficoltà di deambulazione residenti nel Distretto Sanitario di Mondragone. Il tutto allestendo una speciale postazione di inoculazione all’interno del parcheggio del Distretto Sanitario locale. Evidenziammo pure che il “nostro” Sindaco, sicuramente ci avrebbe redarguito poiché noi non siamo in grado di comprendere le condizioni logistiche ed organizzative del territorio. Anche perché, Lui è Medico e noi no! Ed è anche Prima Autorità Sanitaria sul Territorio. Ebbene, visto che noi non siamo Medici, e qui non vi è dubbio alcuno, Egr. Sig. Sindaco vogliamo volgere lo sguardo verso un Suo collega Medico, nonché collega di Sindacatura? E torniamo a quel politico di Calvi Risorta che affermò che i “Teanesi altro non sono che nobili decaduti”. Ed infatti ci riferiamo proprio al Dr. Giovanni Lombardi, Medico Anestesista, nonché Sindaco di Calvi. Lo sa caro Sindaco Medico di Teano cosa ha fatto il Dr. Lombardi? Ha semplicemente organizzato presso il Palazzetto dello Sport del proprio Comune un efficiente Centro Vaccinale per i propri concittadini. E lo ha fatto semplicemente avvalendosi della collaborazione dei Volontari della Protezione Civile ed i propri colleghi Medici di famiglia. D’altronde come meravigliarsi sapendo che il Dr. Giovanni Lombardi è già noto anche per le sue nobili “scorribande” in terra d’Africa ad aiutare i bambini di quel Continente, mentre qualcun altro è noto per le proprie “scorribande” nel Golfo di Napoli? Stessa organizzazione per il Sindaco di San Prisco.
No, anzi, sembra che da una nota del Coordinatore della Protezione Civile di Teano e dello stesso Sindaco D’Andrea, questi “sarebbe stato impegnato sul doppio fronte Ministero-Regione per organizzare un’unità vaccinale da campo per la somministrazione dei vaccini….”. A prescindere dal fatto che le vaccinazioni degli ultraottantenni ormai sono pressoché concluse, ma Calvi Risorta, Mondragone, Cellole o San Prisco hanno fatto le loro “scorribande sul doppio fronte Ministero Difesa-Regione” per i propri centri vaccinali? Infatti gli altri due punti vaccinali di Teano e di Piedimonte Matese sono già stati previsti dalla Direzione Asl!!! Infatti fu proprio l’Asl di Caserta che già a febbraio stipulò un Protocollo-convenzione con la Caserma Garibaldi di Caserta. Infatti la Delibera di Giunta del Comune di Teano n. 36 del 29.03.2021 è volta a “chiedere all’Asl di Caserta l’Attivazione di un Centro Vaccinale Covid 19 nella Città di Teano”. Altro che Ministero Difesa-Regione! Altro che “voci cattive messe in mezzo”! Ma fateci il piacere!!! Siamo di nuovo agli show? D’altronde ricoprire certi incarichi, al di là di una virtù che dovrebbe essere di tutti, vuol dire anche essere ammantati da serietà rappresentativa, ovvero quella consapevolezza della propria dignità che si traduce in compostezza di atteggiamenti, nel senso di responsabilità e del dovere verso chi si rappresenta, nella rispondenza ai principi di rettitudine e di moralità nel governo della res pubblica. A meno che, tutto il contrario di quanto qui affermato noi si traduca nel fatto che: “E’ o’ popolo che ‘o vo’”. Come a dire, se nessuno si ribella, se nessuno si lamenta, se nessuno reagisce, vuol dire che “tutto va ben madama la marchesa”. Forse. Ite missa est, la Messa è finita andate in pace. A questo punto non ci resta che tornare a casa per aprire le Uova Pasquali e scoprire le prossime “teatrali sorprese” che ci riserva questa (A)amministrazione.
Il Direttore