Gli altri anni, di questi tempi era già tutto deciso e programmato. Il mese di luglio rappresentava l’appuntamento con la rassegna jazz più nota del mezzogiorno d’Italia.
La curiosità degli appassionati era concentrata soprattutto su quelle che sarebbero state le novità che la direzione artistica dell’ottimo Antonio Feola era riuscito a mettere insieme, spesso in una miscela di colori, culture ed arte musicale di eccezionale spessore.
Oggi purtroppo non è così. Siamo ormai alla fine del mese di giugno e, seppure dalla Regione giungono segnali positivi circa l’approvazione del progetto presentato dal Comune di Teano , non ci sarebbero più i tempi per organizzare l’edizione estiva del Festival Jazz.
E allora, e allora bisogna attendere l’autunno o l’inverno per sperare in una edizione che potrà essere per forza maggiore con dimensioni ridotte per le locations che l’inverno riesce ad offrire per questo tipo di manifestazioni.
Ma il se è d’obbligo perché oltre al ritardo accumulato ci sono anche problemi di carattere economico. Intanto la Regione non ha ancora pagato gran parte della manifestazione dello scorso anno e molti fornitori di servizi attendono di essere ancora pagati e il Comune di Teano titolare del progetto, con le casse vuote, non intende fare alcuna anticipazione di cassa.
Per finire e non è una considerazione secondaria, molti comuni hanno manifestato perplessità a ripetere l’esperienza dello scorso anno.
Se dovesse malauguratamente finire anche questa grandissima esperienza artistico culturale gli unici a dolersene sarebbero gli amanti di questo particolare genere musicale perché Teano, come città, non ha mai dimostrato di avere le capacità di sfruttare a pieno il grande ritorno di immagine che questa manifestazione ha costruito nel corso di questi lunghi 24 anni.
Antonio Guttoriello