L’arresto è scattato automaticamente dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato le sentenze di primo e secondo grado emesse nei confronti del Fava, individuato come corriere di droga tra l’Albania e l’Italia. A difendere il pregiudicato teanese nei tre gradi di giudizio era stato chiamato l’avvocato Maiorana di Sparanise.
Le indagini erano partite nel lontano 2004 e concluse, grazie alla collaborazione della Guardia di finanza di Bari ed i Carabinieri, un anno dopo quando il Fava fu arrestato e condannato a 7 anni di reclusione in primo grado. In quella occasione il grande lavoro investigativo consentì alle forze dell’ordine di catturare oltre quindici componenti una importante banda di trafficanti che operava appunto tra le coste albanesi e pugliesi. Fava Antimo fu scarcerato dopo due anni e assegnato agli arresti domiciliari con obbligo di firma presso la stazione dei carabinieri di Teano. La sentenza dell’altro giorno ha stabilito che Fava deve scontare il resto della pena che risulta essere di altri cinque anni, pena che sconterà presso il carcere di San Tammaro dove è stato trasportato oggi pomeriggio.
Servizio di Redazione