Il Pronto Soccorso di Teano ed i diritti degli assistiti. Sono rimasto allibito nel leggere i vari articoli apparsi sul Messaggio e tutti relativi alla situazione critica del Pronto Soccorso del locale Ospedale, dove, per la mancanza di un radiologo, le lastre radiologiche, una volta effettuate su pazienti giunti in Pronto Soccorso per una indagine chiarificatrice, devono essere inviate agli Ospedali di Sessa Aurunca ( 19,4 Km.) o Piedimonte Matese (37,6 Km.) affinché possano essere visionate ed i referti restituiti a Teano. Nel frattempo… il paziente pazientemente attende di conoscere il proprio stato sanitario. Quello di cittadino avente diritto alla tempestiva tutela della propria salute già l’ha perso. In presenza di episodi come questo di ordinaria disorganizzazione ed inadeguatezza in campo sanitario, mi vado sempre più convincendo che i Teanesi non vivono più in Italia e in Terra di lavoro ma in una Terra di mezzo, in cui, come nel caso in esame, la sanità pubblica non da risposte ma riscuote i contributi, la legalità convive con l’illegalità manifesta, la qualità con l’incapacità, l’ordine con il disordine, l’impegno dei pochi con l’indifferenza dei molti. Da noi che viviamo in Italia simili incidenti sono incomprensibili. Alla mancanza di un radiologo si sopperisce con un sistema di teletrasmissione di immagini, come fatto tra l’Ospedale di Urbino e l’Ospedale di Novafeltria (63 km), non prendendo neppure in considerazione l’invio di postini sia pure automuniti. In mancanza si disattiva l’accettazione di Pronto Soccorso in attesa di poterla decentemente ripristinare, contemporaneamente rinforzando l’utilizzazione del 118 per rispettare i parametri dei tempi di risposta alle urgenze. Leggo inoltre che il Sub Commissario Sanitario Aziendale dr. Perrella ha fatto un sonoro e pubblico lisciabusso al povero Direttore dr. Borrelli che si era permesso di chiudere il Pronto Soccorso, visto che non era in grado di far fronte alle esigenze tecniche di urgenza richieste allo stesso. Infatti, in quelle condizioni parlare di Pronto Soccorso è una evidente presa in giro, trattandosi in effetti di un Falso Soccorso in cui si entra da malati e si resta da abbandonati. Se poi si riesce ad uscire vivi è una grazia. Tutto questo è sfuggito al dr. Perrella il quale, invece di riconoscere che a Teano il Pronto Soccorso non era in grado di funzionare nel rispetto dei diritti sanitari degli assistiti e quindi l’attività andava sospesa, ha preferito far finta di niente e prendersela con chi si era permesso di andare contro corrente.
La Terra di mezzo ha le sue regole feroci ed il povero Borrelli, che aveva tutte le ragioni tecniche per fare quello che ha fatto, è stato costretto a rimangiarsi la propria disposizione ed a dire “obbedisco”. Chiedo però al dr. Perrella se è sicuro che le Sue disposizioni hanno un senso sanitario e giuridico e non teme di incappare in un addebito di responsabilità a seguito di eventuali danni provocati a pazienti che sfortunatamente si ricoverassero nel Pronto Soccorso (?) di Teano nelle condizioni attuali, in cui l’assistenza è promessa ma non assicurata nei modi e tempi previsti dalla normativa, e che da tale ritardo ne ricavassero nocumento.. Quale avvocato gli consiglierei di fare molta attenzione perché non tutti i Teanesi sono docili e sottomessi.
Avv. Ferdinando Corrado Direttore Amministrativo Aziende Sanitarie (Pesaro-Urbino)