Non ci resta che confermare quello che ormai tutti sanno. La produzione delle castagne, quest’anno, ha subito una riduzione che viene stimata in circa 20 milioni di chili su quanto prodotto lo scorso anno. Ciò nonostante la ridente località di Roccamonfina, nostra confinante e famosa per la qualità delle proprie castagne, ha deciso di replicare lo stesso la sagra della castagna che addirittura sarà ripetuta in almeno tre fine settimane. Addirittura sembra che i roccani per alimentare i banchi di distribuzione dell prezioso frutto, sono stati costretti a comprarle altrove. Sull’argomento abbiamo carpito due dichiarazioni rilasciate via facebook da due nostri concittadini che, per conoscenza diretta (vivono praticamente nel cuore del parco a prevalente produzione di castagne) risultano particolarmente aggiornati e competenti.
Alfonsina Antinolfi A causa di un parassita cinese, il cinipide, l’autunno 2016 sarà quasi privo di castagne italiane. Coldiretti prevede un raccolto inferiore ai 20 milioni di chili dello scorso anno che costringerà l’Italia a un’importazione maggiore. E arriva l’appello perché le castagne che arriveranno dall’estero (Spagna, Portogallo e Albania, in particolare) non vengano spacciate per italiane.
Aggiungiamo noi che in merito alla importazione di prodotti tipici italiani, le autorità internazionali con la complicità di quelle italiane, non si fanno scappare occasioni per accreditare prodotti provenienti da altre nazioni europee ma addirittura dal continente africano, facendoli passare sfacciatamente come italiani o appartenenti alla filiera italiana.
Carlo D’angelo questi festeggiano un prodotto che per davvero rischia di scomparire;tutto ciò che volete, ma vogliamo sbrogliare sta matassa rilanciando sulla ricerca, abbiamo una serie di comunità montane in campania,ci saprebbero dire lo stato dell’arte? Se non lo sanno vadano a casa,cambino mestiere,le comunità montane vogliamo trasformarle in centri di ricerca decorosi ove comandano i patologi del castagno e delle castagne; devono andare via tutto quell’apparatume fatto da sindaci trombati,assessori perenni la cui occupazione è come appropriarsi di posizioni organizzative che lucrano soldi ma non conoscenze; vogliamo fare un censimento delle professionalità presenti in esse? poi ci limitiamo a farci dare due antagonisti dal professore Alma e accoliti, pagandoli bene e ci azzanniamo le membra per posizionarli al pertugio o baracca di proprietà; scetateve se no sarete sempre e comunque gli ultimi ,interpellate anche il governatore che mostra attenzione quando gli prospetti che vi sono istituzioni campane gestite da autentici sciemi-e non ci riferiamo alla comunità roccana, sia chiaro!!!!!!!
La Redazione