Nel Duomo non c’era più posto. Nonostante il caldo torrido, la gente, i parenti ,gli amici e quanti hanno deciso di dare l’ultimo saluto ad Enrico, sono rimasti al loro posto. In silenzio. Solo la voce del sacerdote, Don Tommaso Nacca, che officiava il rito funebre, interrompeva il silenzio ed il triste canto del coro che ha accompagnato l’intera liturgia funebre.
Poi dolore, tanto dolore, quello della moglie Pasqua, della madre signora Maria, dei fratelli Filomena ed Antonio e dei tanti parenti ed amici ammutoliti e attoniti.
La vicenda di Enrico è stata vissuta e partecipata troppo intensamente dalla popolazione di Teano Scalo e di quanti lo conoscevano e non sono bastati tre giorni di notizie che si intrecciavano tra una speranza ed una delusione, fino alla tragica conclusione.
Dicevamo dello strazio della madre Maria, il suo cruccio, il grande dolore trovavano solo un po’ di sollievo dalle assicurazioni che Enrico era morto quasi subito. Non si dava pace la signora Maria “non vorrei che avesse sofferto prima di morire, che mi avesse chiamato ed io non ero lì con lui”.
Queste sono le emozioni e lo strazio di una madre che si sommano a quelle della inconsolabile signora Pasqua, giovane consorte che continua a chiamare il suo Enrico.
Oggi è stata anche la giornata del rispetto, come quello mostrato dai motociclisti del raduno nazionale, che hanno volutamente evitato di attraversare il centro per non passare davanti al Duomo dove riposava il povero Enrico, fratello di Antonio socio del moto club e poi hanno inviato una loro rappresentanza ha scortare il carro funebre fino all’ultima dimora.
Proprio una triste giornata che ha fatto registrare contemporaneamente un altro lutto, quello del Professore Lorenzo Picierno di San Marco, papà del sindaco di Teano, Raffaele Achille, del dott.Lorenzo, dell’ing. Pasquale, papà dell’on.Pina e della professoressa Rosalba. Anche in questa occasione, a parte qualche vistosa assenza, sono stati numerosi i cittadini che hanno voluto rendere omaggio ad un professionista ed una famiglia che hanno rappresentato e rappresentano un punto di riferimento nella nostra società civile.
A.G.