Sono passati poco più di 150 anni dalla famosa o famigerata (dipende dai punti di vista) unità d’Italia e Teano sembra indifferente… almeno dal punto di vista demografico!!!
Siamo passati da una popolazione di 12.102 abitanti nel 1861 a 12.536 nel 2010. Il saldo sembrerebbe positivo, peccato che a 100 anni dall’unità, nel 1961 eravamo in 15’683, più di 3000 abitanti in meno in 50 anni, 61 in meno ogni anno e, se ci fosse una logica puramente matematica tra poco più di 200 anni questo paese sarebbe deserto!
Ovviamente nel corso degli anni ci sono eventi che modificano pesantemente gli andamenti ma, le guerre e quant’altro ci sono state in tutta la provincia di Caserta e non allontaniamoci troppo.
Eppure la tanto vituperata Terra di lavoro si è triplicata nei 150 anni, è cresciuta non solo Caserta in quanto capoluogo, ma anche altre città, Teano è uno dei pochi casi con un trend ormai ultracinquantennale di decrescita, ma con un andamento che solo apparentemente può apparire contraddittorio. Intanto nascono sempre meno bambini (le famiglie numerose sono ormai un lontano ricordo), la necessità di trovare un lavoro spinge molti giovani a trasferirsi altrove ma a parziale compensazione la nostra città è diventata zona ambitissima da professionisti e ricconi Partenopei con una comune caratteristica: sono persone anziane.
Ebbene si, questo è un paese per vecchi.
Aria buona, tranquillità, basso tasso di criminalità, si può camminare a qualsiasi ora senza incorrere in problematiche cittadine quali scippi, rapine e quant’altro.
Ma, nonostante ciò, la popolazione continua a diminuire in maniera preoccupante ed, il perchè è semplice, questa città non dà alcuna possibilità ai giovani di invecchiare!!!!
Senza un lavoro, la impossibilità di acquistare casa e mettere su famiglia, sempre più giovani sono costretti ad andare a cercare fortuna altrove (come negli anni 50).
Bisogna cambiare la mentalità di questo paese, la mentalità del proprio orto che, tra qualche anno scomparirà, in quanto la ricchezza va prodotta creando le condizioni favorevoli per riprendere l’economia, aiutando i piccoli imprenditori ad affrontare le difficoltà quotidiane, senza creare problematiche inutili e sterili, un buon amministratore è anche colui che ha il coraggio di agire sul filo del rasoio per il bene della comunità. Bisogna investire sulla qualità della vita, la vera fonte delle nuove energie, bisogna sapere guardare oltre il proprio naso per ricreare le condizioni di un vero risorgimento teanese.
Si può forse concludere questo ragionamento con un appello a tutti i candidati, giovani e meno giovani, esperti e novellini, ciarlatani e gentiluomini, prima di fare qualsiasi cosa per questa città ricordate che:
"Un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista guarda alla prossima generazione". (Alcide De Gasperi)
Marco Guttoriello