Le foto che vi proponiamo si riferiscono all’affresco di Domenico Caldara (1814-1897) che ritrae il nostro Patrono S.Paride. L’opera è collocata sulla facciata del Palazzo Zarone, all’inizio del Corso Vittorio Emanuele sulla destra, in direzione del Municipio partendo da Piazza Umberto I. La storia di questo affresco è narrata in un bellissimo articolo di Gerardo Zarone pubblicato il 1/12/2012 sez. cultura di questo stesso giornale dal titolo “ Ma esattamente a cosa servivano le lampade votive”che vi consigliamo di rileggere.
Ma il motivo di questo articolo non è solo quello di rinfrescare la memoria culturale di qualcuno, c’è una motivazione molto più pratica. Indubbiamente questo affresco ha una sua valenza artistica, storica e culturale ed è posto in un punto centralissimo del nostro centro storico. L’importanza di questa opera l’avevano capita quelli che due anni fa costituirono un Comitato per raccogliere fondi e provvedere ad un restauro che restituisse dignità all’opera ed al suo contenitore. Si distinse per il grande attivismo il compianto Antonio Spaziano che però dovette rassegnarsi a restituire i fondi raccolti perché, come si legge in altro articolo sullo stesso oggetto, il restauro non era possibile perché andava prima eliminata la umidità presente sul muro cui poggia l’affresco.
E’ vero che l’affresco si trova sulla parete di un’abitazione privata ma, se la proprietà non ritiene di intervenire, se non provvede a rimuovere le cause che ne ostacolano il restauro, non è possibile individuare un’autorità che possa sostituirsi alla proprietà e pretendere che venga tutelato un bene di interesse pubblico? Perché non si può accettare che una città con pretese turistiche e di rilancio, consenta che in pieno centro storico si possa ancora osservare un simile spettacolo, arricchito ultimamente da un tubo in plastica di colore albicocca. Un vero pugno nell’occhio.
Assessore al Turismo del Comune di Teano, riusciamo per le prossime festività di S.Paride a restituire dignità a questo affresco ed alla sua cornice?
Rosa Chirico