Con l’inizio dell’estate il rischio sovrasfruttamento è molto alto
Per i nostri amici agricoltori la pioggia in estate, purchè regolare e non eccessiva, è sempre un grande aiuto ma se negli ultimi anni la stagione calda non è mai entrata nel vivo quest’anno, complice un avvicendarsi delle stagioni alquanto regolare, sembra che potremmo avere una stagione adeguata alle medie del periodo; di conseguenza bisogna usare molta moderazione nell’uso di questa preziosa risorsa che nonostante sia rinnovabile presenta notevoli carenze qualitative.
Per evitare sprechi inutili è importante tra le altre cose conoscere le esigenze della nostra cultura nello specifico e capire quando come e per quanto tempo irrigare, oltre che adeguarsi alle caratteristiche del nostro terreno (sabbioso, argilloso ecc). In alcuni purtroppo vi è la convinzione (sbagliata) che l’irrigazione deve essere sempre abbondante e costante a prescindere dalla coltura, dalla sua fase fenologica ecc; in altre parole…PIU’ ACQUA PIU’ BENEFICI…NON E’ SEMPRE COSI’…con un uso ingiustificato si rischia fortemente di arrecare danni alle colture con conseguenze negative sul reddito dell’agricoltore ed altri danni indiretti.
Ci sono specie per l’appunto che sono capaci di resistere a periodi cosiddetti di ‘stress’ meglio di altre. Considerando tutte le variabili in gioco come costo del gasolio, usura delle pompe, dei macchinari, manutenzione impianti idrici ecc…vale davvero la pena gestire l’irrigazione in maniera adeguata visto che quest’ultima puo’ costituire in alcuni casi una parte importante dei costi variabili di una azienda agricola.
Giuseppe Maione