Istantanea a parte di buona qualità, i due simpatici gigioni potrebbero anche avere deciso di fare gli artisti di strada,comprando strumenti musicali o recitando una commedia di Goldoni, perché no! Bruno ha un ombrellino che è uno spettacolo, don Mario il faccino più allegro che mai. Un sorrisone spettacolare da gioia di vivere, voglia di giocare a palle di neve, a torte in faccia, magari. Bruno conta sulla punta dell’alluce, poi passerà alle altre dita. Elegantissimi, piacevolissimi, godibilissimi. Manca solo il dottor Ciciaverius con quella sua faccia da straniero e i capelli simili a spaghetti scotti. Siamo stufi delle solite facce appese , dall’aria grave e scontenta. Ci voleva questa foto, senza andare a sofisticare. Forse parlano dei gol che ha incassato qualche squadra di brocchi,forse parlano della cena della vigilia di Natale. Un Natale che irrompe e ci fa dimenticare lo squallore di tutti i giorni, che scalda il cuore e l’anima. Un Natale da vivere nell’attesa spasmodica del sermone del sempre più futuribile(futuro possibile) Arcivescovo di Capua, aspettando un improbabile Babbo Natale che ci rechi la lieta notizia di una candidatura sorprendente. Un Natale con i Briganti di Montelucno che rimbalzano suoni arcaici sulle facciate scrostate delle case con i loro strumenti antichi.
Un Natale uguale e diverso: "Era una chiesa magnifica,-narra Pirandello nel suo " Sogno di Natale"- un’immensa basilica a tre navate, ricca di splendidi marmi e d’oro alla volta, piena d’una turba di fedeli intenti alla funzione, che si rappresentava su l’altar maggiore pomposamente parato, con gli officianti tra una nuvola d’incenso. Al caldo lume dei cento candelieri d’argento splendevano a ogni gesto le brusche d’oro delle pianete tra la spuma dei preziosi merletti del mensale.- E per costoro – disse Gesù entro di me – sarei contento, se per la prima volta io nascessi veramente questa notte. Uscimmo dalla chiesa, e Gesù, ritornato innanzi a me come prima posandomi una mano sul petto riprese:- Cerco un’anima, in cui rivivere…" Che sia la nostra?
Giulio De Monaco