Comandava le operazioni un Colonnello delle fiamme gialle il quale ha dato subito istruzioni di non consentire l’accesso a nessuno. Il nostro corrispondente, che tra l’altro ci aveva informati di quanto stava accadendo, è stato invitato ad allontanarsi e diffidato dal fare foto. Intanto l’elicottero dell’arma continuava il suo volteggio a bassa quota, come se cercasse di individuare qualcuno o qualcosa, fino a toccare terra. Dopo una breve consultazione con il Comandante delle operazioni si è rialzato in volo.
Gli uomini impegnati nell’operazione avevano avuto precise disposizioni di non dare alcuna informazione a quanti si trovassero per caso o volutamente da quelle parti.
Sono state formulate le prime ipotesi: la ricerca di qualche latitante. Presto smentita. La individuazione di zone di deposito per lo smaltimento di materiale altamente nocivo. Ma anche questa ipotesi non trovava conferma. Ed allora, molto più realisticamente si è ipotizzato che tutto il blitz fosse stato originato da qualche segnalazione di presenza di residui delle lavorazioni delle bombe, non ancora smaltito o della presenza di notevoli quantità di amianto per la copertura di alcuni capannoni e per altro amianto depositato nelle vicinanze.
Mentre nel più assoluto mistero si prolungava la presenza degli uomini delle fiamme gialle, è arrivata anche una gazzella dei Carabinieri i quali, dopo una breve consultazione con i colleghi finanzieri, hanno abbandonato l’area.
Intanto tra i residenti del luogo aumentava la curiosità, anche perché il movimento di uomini e mezzi, senza alcun apparente motivo, continuava da e per La Precisa. La tensione, mista a curiosità ha raggiunto momenti critici quando hanno visto arrivare, a sirene spiegate, il 118 del Pronto soccorso.
Questo arrivo, paradossalmente, ha fatto tirare un sospiro di sollievo nel senso che, si è capito che probabilmente la presenza sul posto degli artificieri prevede necessariamente lo stazionamento di un’ambulanza e dunque potevano essere in corso azioni di rimozione di residui di lavorazione di esplosivi non ancora bonificati.
A quest’ora, e sono le ore 23,00 non sono state fornite notizie sui risultati della colossale azione militare compiuta dagli uomini delle Fiamme Gialle ma, con molta probabilità, si è trattato di un falso allarme, probabilmente lanciato da qualcuno del posto che, non ancora si sente tranquillizzato per effetto di una bonifica di quella zona che, benché ceduta ad un imprenditore del settore immobiliare, non ancora risulta essere stata effettuata.
Un problema questo già altre volte sollevato da questo giornale, sollecitato proprio dai residenti e per il verificarsi da alcuni episodi ( nuvola di fumo) che avevano messo in allarme i residenti, un servizio fotografico realizzato da un nostro collaboratore il quale indisturbato entrò nell’area ex La Precisa e scattò una serie di fotografie che riproducevano proprio in alcuni posti, accumuli di carcasse di bombe a mano, di vario colore, che giacevano a vista e tanto amianto accantonato in vari posti della zona.
Come anticipato prima, non conosciamo il risultato della clamorosa operazione effettuata questo pomeriggio ma, sarebbe auspicabile che le forze dell’ordine o quantomeno il nostro Sindaco, fornissero qualche indicazione di massima su tutta la vicenda al solo scopo di tranquillizzare i residenti che, come già detto, non dormono sonni tranquilli.
A.B.