Spettabile Redazione,
Vorrei collegarmi alla notizia relativa alla revoca dell’ordinanza emessa nei confronti del sig. Alessandro Lepre, per poter esprimere i miei complimenti al giornale per aver pubblicato la notizia, e, anche allo stesso sig. Lepre per la sua tenacia ed intraprendenza.
Ciò detto, vorrei lanciare una provocazione e allo stesso modo una riflessione – che all’apparenza può sembrare priva di fondamento – al popolo TEANESE (ancor prima conosciuto come SIDICINO). La mia domanda nei confronti di questo popolo bistrattato (popolo che affonda le sue radici in più di duemila anni ricchi di storia) è la seguente: I Teanesi in questo preciso momento storico – in cui tutto è stato detto , fatto ed anche millantato – possono ritenersi orgogliosi ed esprimere la loro appartenenza ed identità a questa città? Possono ritenersi fieri per almeno una – e sottolineo – "una" buona azione svolta da chi ci ha governato in questi anni…? Mi piacerebbe avere tante risposte positive a questa domanda…. e conoscere semmai ci fosse – anche solo una cosa, per cui si possa dire: SI! Io sono fiero della mia città e delle persone che ci hanno governato, per questo motivo….. Ma mio malgrado non credo ne arriveranno…. !
Bèh la mia umile risposta posso già darla: NO, non sono fiero di essere oggi un figlio di questa città e tantomeno posso essere grato alle persone appartenenti a tutti gli schieramenti politici – che tanto si sono prodigate al raggiungimento dello stato penoso (sia sotto il profilo economico , sia sotto il profilo della vivibilità, e potrei elencarne ancora un’infinità….ect ect ect) in cui si trova la città di Teano.
Nel complimentarmi, per lo sforzo che anche Voi, come giornale, fate tutti i giorni, stando attenti alle problematiche ed alle difficoltà dei cittadini di questa cara città, Vi saluto e continuo a seguire "il messaggio- Teano chiama Italia"
Luigi De Pari