Suonano al campanello di casa. “Chi è?” – “ La lettura dell’acqua!”, risponde una voce cortese.
Apriamo e ci troviamo tre giovani con altrettanti fogli in mano e relativa penna. Indico dove è il contatore ed uno dei tre procede alla lettura. Chiedo” ma in tre per leggere un contatore?
“No”, risponde uno dei tre, quasi come se la domanda se l’aspettasse “ gli altri due hanno lettere dell’alfabeto diverse. Io ho dalla lettera-X–alla lettera G, l’altro da A a Y e l’altro da P a Z” .
Quindi tre lettori per questa sola traversa ma non poteva venirne uno e gli altri si occupavano di altri rioni o strade?
In pratica, contrariamente a quanto normalmente si fa e si è sempre fatto, cioè la lettura dei contatori dell’acqua ma anche dell’Enel, viene affidata a persone incaricate allo scopo a cui si affidano interi quartieri con tanto di indice stradale e relativa numerazione. Questo consente di ottimizzare il lavoro in quanto l’incaricato non si sposta da un quartiere o via all’altro e impiega certamente minor tempo di quanto invece deve scorrere l’elenco alfabetico e saltare da una parte all’altra.
Era ora che si procedesse alla lettura del contatore dell’acqua ma certamente non in questo modo. Altra novità è che l’incaricato non rilascia alcuna bolletta con l’indicazione del numero del contatore rilevato e la data di rilevazione. Ti dice però che il numero che lui ha indicato nella lista è xxxxxx quindi devi ricordarlo tu per quando arriva la bolletta. Tu però non sai quale numero esattamente il rilevatore ha scritto sulla lista ( un errore è sempre possibile) e non puoi contestare niente se al pagamento della bolletta ti accorgi magari che stai pagando un quantitativo di acqua che non corrisponde agli effettivi consumi.
Troppe novità per una cosa che dovrebbe essere di normale amministrazione ma ormai in questo specifico settore di normale ci sembra sia rimasto poco o niente.
Agli assessorati viene affidata la funzione di indirizzo e di controllo sugli uffici cui è demandata la funzione operativa. In questo caso ci sembra che manchi sia l’indirizzo che il controllo.
Severino Cipullo