Onore ai Caduti! Tutti sull’attenti di fronte al monumento dei monumenti. Il luogo caro ad ogni città che fa ritornare alla mente momenti particolarmente significativi nella vita di un popolo, di una città, di una comunità.
Onore ai Caduti! E’ quello che ascoltiamo dalla voce delle tante autorità, civili e militari, che si sono susseguite nel corso degli anni davanti a questo monumento. Onore ai Caduti! E’ quanto ci hanno insegnato i nostri genitori ed i nostri insegnanti fin dalle prime classi elementari.
E per onorare degnamente i Caduti si è soliti volgere lo sguardo verso il Monumento, a Teano è quello posto al centro di Piazza della Vittoria. Bello, maestoso, circondato da….. erbacce e cartacce varie (vedi foto).
Non è possibile. Abbiamo appreso con favore l’iniziativa di affidare in adozione spazi pubblici destinati a verde, a privati cittadini o associazioni che si sono dichiarati disponibili ad avere cura di queste macchie di verde, segno di civiltà e partecipazione.
E’ possibile che nessuno abbia offerto la propria disponibilità per curare degnamente e continuamente il verde che circonda il monumento ai caduti?. Ma ancora più emblematica è la domanda: è possibile che se non c’è un privato che si prende cura del verde pubblico, tutto resta in abbandono?
Queste immagini stridono al confronto con quella che ci è capitato di vedere l’altra domenica con il Primo cittadino che, unitamente ad alcuni tra parenti ed amici, si è incaricato di pulire il marciapiede nel curvone di S.Reparata. Una iniziativa che si presta ad una doppia interpretazione. Noi siamo per quella positiva, perché se c’è un detto che dice “il pesce puzza dalla testa” per indicare un fatto negativo è anche vero che quando non puzza il merito sarà anche della testa del pesce.
Abbiamo provocatoriamente svolto alcune riflessioni un po’ forzate per sottolineare che a volte si creano delle situazioni paradossali, si curano macchie di verde, in periferia, nelle curve, in luoghi isolati e poi ci si dimentica del luogo più centrale, collocato in quel centro storico che tutti vorrebbero rivitalizzare ma che poi, alla prova dei fatti, lo si lascia morire tra le erbacce.
Antonio Guttoriello