Con la delibera di giunta n. 133 del 27/11/2020, su iniziativa del consigliere Carmine De Fusco, la Giunta municipale di Teano, composta dal Sindaco e dagli assessori Zanga, Balbo e De Fusco Lina, ha deliberato la soppressione del progetto “Strada di collegamento interna Casale con la Provinciale Taverna Zarone – Tuoro” e la contestuale devoluzione delle somme appostate in precedenza a vantaggio di un non ben noto piano di manutenzione straordinaria della viabilità comunale. Il progetto in questione (quello della variante), vecchio di circa 15 anni (nasceva dalla delibera della Giunta Picierno (n.299 del 19/10/2006) fu ripreso dall’Amministrazione Di Benedetto che, con la delibera n. 24 del 7/02/2017, riattivò l’iter procedurale fermo da un decennio. Fu così che l’Ufficio Tecnico Comunale predispose un progetto definitivo per l’ammontare di € 130.000/00 -finanziato in parte con € 65.746,47 provenienti dal mutuo del 2006 e, la restante somma con fondi comunali iscritti nel bilancio dell’anno 2017 – che sarebbe servito a consegnare ai cittadini delle Frazioni Casale – Versano – S. Maria Versano un’utile strada di collegamento viario. Il progetto in questione fu inserito nel programma delle opere pubbliche che il Consiglio Comunale dell’epoca approvò. Ma cosa significa devolvere le somme previste per la variante Casale – Provinciale Taverna Zarone – Tuoro? Significa, nel gergo del politichese, che tale opera, con molta probabilità, non si farà più sebbene si sia deciso formalmente di posticiparla rispetto ad altre esigenze individuate politicamente come primarie. Un’opera pubblica può essere legittimamente posticipata rispetto ai piani iniziali, tuttavia l’utilizzazione delle economie appostate a tal scopo si traducono nella volontà consapevole di non portare a termine il progetto. Una delibera, se si considera anche la questione scuole territoriali, destinata a provocare nella popolazione delle Frazioni sidicine interessate molti malumori soprattutto se si considera la presenza, questa volta, nell’esecutivo comunale di porta bandiera che sono espressione proprio di quel territorio, ovvero l’assessore Zanga e l’assessore Lina De Fusco che proprio come tali avrebbero dovuto far pesare il proprio peso politico su scelte diverse. Un sospetto, quello della mancanza di volontà di realizzare la variante, che sembrerebbe diventare certezza leggendo il redatto Piano Urbanistico Comunale dove, a dire di bene informati, la strada di collegamento non troverebbe collocazione. Se tal cosa fosse vera, i cittadini delle Frazioni dovrebbero nuovamente prendere coscienza del ruolo comprimario riservato dall’amministrazione in carica. Un ultimo passaggio vorremmo dedicarlo al testo della delibera dove non ci sembra chiara la suddivisione dei ruoli: chi amministra e chi, invece, deve “fare” e mettere in atto i desideri politici? Non per peccare di curiosità … diciamo così …a chi compete il potere di indirizzo politico e a chi quello gestionale se il proponente, nell’ iniziativa alla giunta, esegue una vera e propria relazione tecnica, manifestando non solo la volontà amministrativa, ma individuando anche gli strumenti esecutivi? Quale è il confine tra un atto di indirizzo politico e l’esercizio del potere gestionale riservata agli uffici comunali? Ma poi, ammesso e non concesso, la Giunta Comunale può modificare quello che fu la volontà espressa del Consiglio Comunale? Domande anche queste più che legittime.
La Redazione