Il rieletto Segretario politico del Partito Democratico Matteo Renzi, appena rieletto ha lanciato uno dei suoi famosi slogan. Gli obiettivi principali della sua segreteria dovranno essere:“LAVORO-CASA-MAMME”. Sulla casa e le mamme ne sapremo di più nei prossimi mesi ma sul lavoro conosciamo già la sensibilità che lui ed il suo governo hanno mostrato in questi primi tre anni di governo.
La legge sulla soppressione delle Provincie è stata attuata a metà per cui, alle provincie sono stati tagliati i fondi, lasciate le competenze mentre il personale, in attesa di essere assorbito dalla regione, dipende funzionalmente dalla stessa regione ma gerarchicamente e strutturalmente dipende dalla Provincia (senza soldi). L’assessore al lavoro della Regione Campania Sonia Palmeri si mostra molto abile nel rassicurare tutti nei suoi giri di propaganda ma, in quanto ai provvedimenti da adottare per risolvere i vari problemi, latitanza assoluta.
Una situazione assolutamente paradossale che non può e non deve trovare alcuna giustificazione perchè creata attorno ad un problema, il lavoro, di cui tutti si lavano la bocca ma poi quando si tratta di affrontare i reali problemi che consentano di agevolare il percorso dei tanti disoccupati verso la meta del lavoro, allora emergono tutte le inefficienze politiche e governative.
Da non credere! Provate a leggere cosa scrivono gli addetti preposti a garantire l’erogazione dei servizi essenziali:
Il Centro per l’Impiego di Teano ed i Centri della provincia di Caserta, vivono, oggi, una particolare situazione di difficoltà.
E’ dall’inizio dell’anno 2017 che, a causa della drammatica condizione economico-finanziaria della Provincia, sono stati interrotti i servizi di pulizia e manutenzione degli uffici e soltanto grazie all’eroico atto (decreto presidenziale) del dottor Lavornia, sono stati percepiti gli stipendi nel I trimestre.
Oggi non c’è più neanche questo!!
I servizi di politiche del lavoro, erogati dagli uffici pubblici (in particolare “Garanzia Giovani” e “Ricollocami”) sono sospesi a causa dello stato di agitazione proclamato e dalle Assemblee sindacali permanenti.
Noi dei Centri per l’Impiego che dipendiamo dalla provincia di Caserta, ma riceviamo indicazioni operative dalla regione Campania (Ente delegato in materia di Politiche del Lavoro) e che saremmo stati “in transito” verso la già costituita, ANPAL, mai decollata a seguito del fallimento referendario, oggi siamo in un drammatico “limbo”, in attesa di rientrare organicamente, in Regione e certamente, lo status giuridico-economico-funzionale, non ben definito, sembra deresponsabilizzare l’intero Establishment governativo!!!
E’ diventata necessaria una palese e veemente protesta, con la conseguente limitazione, nell’erogazione dei servizi.
In uno Stato che determina la confusione, in una Regione che non si attiva per accelerare i processi di inquadramento, in una Provincia che non ha più ossigeno per garantire i servizi essenziali, i Centri per l’Impiego, propaggini periferiche delle Istituzioni citate, in modo quotidiano ed unici a confrontarsi, a viso aperto, con i drammi di vita dei Lavoratori, adesso sono allo stremo e dicono “BASTA”!
Le chiacchiere inutili, le lasciamo alle passerelle di circostanza!
Noi vogliamo azioni concrete per continuare a svolgere il nostro indispensabile lavoro e per poter continuare a dare servizi a quei Cittadini a cui restiamo soltanto Noi: ultimo baluardo sul Territorio di Enti amministrati da individui troppo distanti dalle realtà quotidiane e dai problemi reali.
Consentiteci di continuare il nostro lavoro, con la disponibilità di sempre e la garanzia di un punto certo, per gli Utenti, a cui fare riferimento!
Lo stipendio non è un optional o un regalo ed in uno Stato di diritto, non dovrebbe diventare “ragione di protesta”!!!
COLUI CHE IMPONE AGLI ALTRI IL RISPETTO DELLE REGOLE, NON DOVREBBE ESSERE IL PRIMO A TRASGREDIRLE!!
I Dipendenti del CpI di Teano