L’interrogativo che ci siamo posti attraverso la pubblicazione dell’articolo “E’ possibile immaginare un nuovo futuro per la ex La Precisa? …..) riceve i primi positivi segnali . Sembra che sia possibile immaginare un nuovo futuro per l’ex area industriale La Precisa. Sono ancora segnali ma abbastanza chiari per capire che ci troviamo di fronte interlocutori che come minimo conoscono le regole delle buone e corrette relazioni sociali.
E’ stata inviata, da parte dell’Amministratore Unico della Società Napoliest , proprietaria dell’ex complesso industriale La Precisa, il Dott. Antonio Valestro un invito ai rappresentanti delle maggiori associazioni del nostro comune a partecipare ad un incontro definito di confronto, di ascolto e consultazione con l’intera comunità locale, al fine di avere un forte appoggio “civico” per sostenere una iniziativa non semplice e di grande responsabilità, per creare quante più sinergie e collaborazioni possibili per garantire un esito positivo e proficuo della missione. Quando ci sarà questo incontro? Il 12 maggio p.v. alle ore 17,30 presso l’ex stabilimento la Precisa in via della Precisa- Teano Scalo.
Una procedura tanto condivisibile ed apprezzabile quanto insolita.
Condividiamo quanto affermato dalla proprietà dell’area La Precisa, che cioè il progetto è assolutamente impegnativo. Per chi è vissuto in questa città, per chi ha vivo il ricordo di quello che La Precisa ha rappresentato per tanti ex giovani e relative famiglie, essere resi partecipi di un progetto di valorizzazione con immissione di posti di lavoro per riqualificazione urbana, sociale, socio-assistenziale dell’ex area ”La Precisa” non può che rigenerare la speranza, alimentare quel raggio di sole che sembra proiettarsi sulla nostra città.
Il 12 maggio sapremo di più su questa vicenda, ci sarà illustrato il progetto nelle sue linnee principali e questo è bene sottolinearlo, prima ancora che si realizzi il confronto con gli interlocutori istituzionali e datoriali (Amministrazione Comunale, Confindustria, Camera di Commercio, Centro per l’Impiego) ). Quasi a sottolineare che la società proponente il progetto non intende irrompere nel nostro territorio scavalcando la società civile ma, ricercare con essa una convinta condivisione di un progetto di reindustrializzazione che prima di essere della società proprietaria del progetto sia considerato della intera comunità.
Occorrerà vivere questa fase di confronto con sano realismo, senza enfasi ma convinti di trovarci di fronte ad una opportunità che va vissuta responsabilmente con il carico di fiducia ed attenzione che merita. Insomma iniziare un percorso vigile ma partecipe.
E come recita un vecchio e saggio detto: Il buongiorno si vede dal mattino! L’alba potrebbe sorgere già a partire dall’incontro del 12 maggio.
Antonio Guttoriello