E’ da molto tempo che gli abitanti della zona detta Acquabianca, praticamente il tratto di strada che porta dalla località S.Croce fino al bivio sulla Casilina, superando il ponte dell’autostrada, si sono fatti sentire con il Comune, anche con sottoscrizioni, per richiedere che venga apposto il divieto di transito, in entrambi i sensi, ai TIR su questo tratto di strada.
La piccola arteria ha una carreggiata molto ridotta e già due macchine di piccola cilindrata fanno fatica ad incrociarsi, figuriamoci quando si presenta di fronte un bisonte dalle dimensioni enormi, il povero automobilista come se la può cavare.
Oggi c’è stata la riprova di quanto, i cittadini del luogo, ma anche tutti quelli che per motivi di lavoro o comunque per motivi personali , sono costretti a percorrere con la propria auto questo tratto di strada, vanno dicendo da tempo:Se non si interviene c’è il rischio di incidenti perché la carreggiata non può accettare il traffico di mezzi pesanti. In alcuni tratti complici anche le siepi molto folte, la larghezza della strada non supera i tre metri .
Il dottore Antonio Antuono, veterinario della borgata i Cipriani, alla guida della sua auto, mentre transitava su questa strada, si è visto parare davanti un TIR che gli ha letteralmente sbarrato la strada. L’automobilista ha cercato con una manovra repentina, di spostarsi lungo il ciglio della strada ma, non è stato sufficiente, il TIR lo ha letteralmente urtato sulla fiancata sinistra, lato guida.
Oltre allo spavento ed ai danni subiti, c’è l’amarezza di chi, per ragioni professionali è costretto a percorrere questa strada molte volte al giorno, ed ogni volta è presente il rischio che accada quello che è accaduto oggi. Rimane solo il sollievo di non aver riportato apparenti danni fisici ma su questo riteniamo provvederanno i sanitari a stabilire se esistono conseguenze traumatiche per la salute del malcapitato.
Noi segnaliamo, segnaliamo, segnaliamo ma lassù fanno orecchi da mercanti e sembrano dire ogni volta:
“ e che Pasquale sono io?”
Rosa Chirico