Alla ricerca del candidato sindaco in casa PD c’è ancora chi non si rassegna ad accettare l’ipotesi esterna e vorrebbe una soluzione interna
Navigando navigando, sussurrando sussurrando vengono fuori, ed in modo anche abbastanza spontaneo e convinto, alcune alternative alla stucchevole telenovela che ha occupato l’interesse di quanti avrebbero voluto conclusa l’operazione De Simone che pure sembrava quasi in dirittura d’arrivo ma che poi, è saltata o forse no, certo che non c’è alcuna certezza, se è vero che circolano bozze di primi nomi inseriti nella lista da concordare tra il Segretario De Monaco e De Simone, poi ritirati o respinti
Chi non si rassegna ad accettare un metodo di scelta che non tenga conto di alcune prerogative necessarie per una scelta condivisa, è il ragioniere Claudio Pilotti, nato cresciuto e pasciuto alla scuola dello zio Onorevole Vincenzo Mancini, alla cui memoria è legato non solo per vincoli parentali ma per la totale condivisione del modo e sensibilità politica nell’affrontare situazioni interne al partito che con lui ha raggiunto i vertici del consenso popolare nella nostra città. Claudio, da noi sollecitato nel tentativo di capire cosa ancora sia possibile fare e come, per aiutare il suo partito a trovare una soluzione valida per la soluzione del problema sul tappeto politico amministrativo, così ha risposto ad alcune nostre domande:
- Ragionier Pilotti, abbiamo potuto notare, da alcune ammissioni fatte anche da alcuni suoi amici di partito, che lei e suo fratello avete rappresentato un pò le spine nel fianco del partito sulla proposta di candidare Tommaso De Simone a sindaco del vostro partito, come mai?
“Le premetto subito che la mia posizione non è assolutamente rivolta alla persona sulla quale non abbiamo alcuna controindicazione, mi è apparso fuori luogo la metodologia utilizzata dai vertici del partito nel condurre lunghissime trattative con persone esterne al partito e catapultarne i risultati all’interno del partito dimenticando che il nostro partito è stato l’inventore delle primarie in Italia, strumento ritenuto indispensabile per ottenere una condivisione su di una scelta che impegna il partito a governare una città, una regione e la stessa nazione”
- Dunque il passato politico di De Simone non c’entra con la sua posizione?
“Chi vuole strumentalizzare lo farà comunque, io posso solo informarti che fui proprio io che nel 90 proposi il giovane De Simone come Capo Gruppo della DC in consiglio comunale e così fu fatto. Personalmente non ho mai nascosto che le mie preferenze sono rivolte ai giovani del mio partito. Li ritengo un patrimonio che andrebbe valorizzato e non svalutato. Tra loro ci sono persone valide sulle quali andava fatta una riflessione e non accantonato l’argomento come se avessi pronunciato una eresia”
- Può farci qualche nome?
“Di nomi già ne sono circolati alcuni, tra questi, forse il più ricorrente è Nicola Palmiero a cui si aggiungono i vari Gianpaolo Giorgio, Sara Finocchi, Pasqualino Tammaro, Francesco De Spirito, senza escluderne altri che hanno svolto ruoli importanti all’interno del partito, ma c’è da scegliere, oppure….”
- Oppure?
“ Oppure a questo punto scendano in campo i personaggi che hanno segnato buona parte della politica locale in questi ultimi decenni: l’Ing. Raffaele Picierno già Sindaco per tre amministrazioni, conoscitore delle problematiche amministrative, mostratosi attento gestore delle risorse umane e professionali in pratica l’esperienza al comando, in alternativa al fratello ing. Pasquale Picierno il quale, pur non avendo mai rivestito cariche istituzionali elettive, ha sufficiente esperienza sul funzionamento dell’Ente comunale e delle istituzioni in generale e, non ultimo, esercita un ruolo di primaria importanza nella gestione politica del partito, senza nulla togliere al segretario Adriano De Monaco.”
- Una soluzione tassativamente interna dunque?
“Io sono un iscritto del Patito Democratico, democristiano dalla nascita, se si intende presentare una lista targata PD deve essere un Piddiessino a capeggiarla, altrimenti facciano una lista civica e scelgano chi vogliono.”
In pratica la scelta di Claudio è un’alternativa : “o un giovane nuovo o un vecchio usato sicuro”