TEANO – Una villa abusiva, costruita a ridosso dell’area del Teatro Romano Teanum Sidicinum, sito archeologico inaugurato per l’accesso al pubblico, al termine di una lunga campagna di scavi, appena lo scorso 27 giugno. La ‘domus’ del nuovo millennio, ad eccezione delle colonne del porticato è per nulla somigliante a quelle romane ed è anzi tecnicamente definibile ‘superfetazione’ rispetto ad un preesistente rudere rurale. E’ composta da circa
Ad individuare e a porre sotto sequestro l’immobile risultato essere privo di qualsiasi autorizzazione edificatoria sono stati i carabinieri di Teano e per la precisione il comandante Augusto Proietti e il maresciallo Giulio Sambuco. I militari dell’Arma erano giunti sul posto al solo scopo di seguire i movimenti di un gruppo di extracomunitari presumibilmente privi di permesso di soggiorno e provenienti dalla frazione San Marco. Il villino spicca su una collinetta naturale, con uno sfondo di vegetazione spontanea, è internamente quasi del tutto completato. Mancherebbero solo gli infissi e le pavimentazioni ed effettivamente dai piani alti è possibile scorgere l’area archeologica più importante del Sud Italia. A finire nei guai, F.G. 50 anni, imprenditore originario di Giugliano, denunciato nella sua duplice veste di committente e costruttore. Mentre a Teano l’edilizia è paralizzata per le indagini in corso da parte della procura su 78 permessi a costruire, la zona delle Passerelle sembra essere diventata luogo privilegiato per gli abusi. E’ dello scorso aprile il sequestro di ben tre lotti di terreno, sottoposti a sbancamento e cementificazione selvaggia.