Purtroppo sul problema sanità , da quando la delega è nelle mani del sindaco Picierno , cioè dal 2008 in poi , si stanno accumulando insuccessi dopo l’altro , determinati dall’accentramento di tanti deleghe ( circa il 60%) nelle mani di una stessa persona; eppure fra la maggioranza ci sono qualità tecniche più che sufficienti. Le prove di questa inefficienza sono evidenti se pensiamo al ruolo nullo , e ripeto nullo , del sindaco di Teano riguardo alla apertura della struttura sanitaria intermedia, detta impropriamente ospedale di comunità: non una parola, non un intervento, non un minimo interessamento da parte di questo sindaco; eppure è il responsabile numero uno della sanità locale ! salvo vederlo impettito al tavolo della presidenza : bisognava mostrarsi alla passerella dei politici !!!
Adesso è alla ribalta la vicenda del SERT , affacciato alla discussione nel consiglio comunale di inizio luglio, allorquando il vice sindaco D’Aiello fece chiaramente intendere che la cacciata del SERT non avrebbe certamente fatto strappare i capelli ai Teanesi. Invece non è così perché è bene ricordare che il SERT col solo progetto JOB line di alcuni anni or sono ha fatto felice molte persone della amministrazione e molti amici vicini a questa amministrazione. All’epoca nessuno degli attuali amministratori ha schifato il SERT, ma se ne sono serviti.
Oggi il SERT viene visto come il malato contagioso da regalare ad altri comuni e di cui si fa volentieri a meno, proprio come la monnezza: tutti la producono e nessuno la vuole sul proprio territorio. Nell’ aula consiliare non ho sentito alcuna dissonanza della maggioranza alle parole di D’Aiello ; nessun richiamo al potere del popolo, come unico padrone del vapore . Tutti zitti , come se fossero fatti di altri ; come se la fascia debole della collettività , ed i tossicodipendenti lo sono , non sono fatti di chi amministra una collettività. Sono convinto che questi sono fatti nostri , non solo per un fatto di solidarietà e di cristiana pietas, ma anche per un problema economico perché l’80% del personale che lavora al SERT viene da fuori Teano e queste persone vivono sul territorio di Teano in media 4 ore al giorno ; è evidente , quindi , che la loro sosta e tutto quello che ne consegue può comportare solamente benefici economici alla collettività . Senza parlare poi che il problema tossicodipendenza è talmente diffuso nella nostra collettività assieme alla micro delinquenza che oggi questo aspetto è diventato di primaria preoccupazione , e la presenza del SERT in città non è più visto come una vergogna sociale ma una realtà negativa del territorio , e l’allontanamento della struttura da Teano comporterà ulteriori disagi alle famiglie ed a questi sfortunati della collettività . Io avverto con questa mia , e consiglio al sindaco, agli assessori e a quei componenti della maggioranza di guardare oltre la punta del proprio naso perché se il comune non collabora a risolvere il problema dell’allocazione del SERT si correrà il rischio di isolarsi ancora di più , di impoverirci sempre di più perché il comune che oggi ospiterà gratis il SERT potrà domani richiedere altri servizi che oggi sono a Teano, come il servizio medico legale o il servizio di prevenzione o il servizio veterinario .
Bisogna ricordarsi che è già successo nel recente passato e proprio grazie al fatto che il comune di Teano aveva messo a disposizione dell’ASL diversi locali che riportammo a Teano il servizio veterinario, già spostato a Pietravairano : bisogna evitare di ripetere gli errori del recente passato. E’ bene che gli amministratori di Teano meditino sul fatto che oggi non risultano più nelle grazie di chi dirige l’ ASL ed evitino le figuracce come il recente ( 1° agosto 2011) incontro fallimentare dell’assessore Toscano con la dirigenza ASL . Infatti l’assessore Toscano, in una confusione totale di idee , incontratosi con i responsabili ASL per aiutare a risolvere i problemi dei tossicodipendenti di Teano, ha finito per ribadire la posizione di D’Aiello .
E’ chiaro , ormai , che la posizione del Sindaco , dell’assessore Toscano e della giunta è di allinearsi alla volontà dell’assessore D’Aiello , cioè di dare lo “scaccione” ai tossicodipendenti. Non si capisce questa cocciuta ostinazione , non si può condividere questa posizione ed i dubbi , le perplessità , i secondi fini ed i si dice assumono , a questo punto, un ruolo gigantesco e viene fuori la domanda cui prodest ! a chi giova tale atteggiamento ! cosa c’è sotto ! E’ bene ribadire ancora una volta che scacciare il SERT significa l’inizio dello sgretolamento di altri servizi sanitari , presenti oggi sul territorio teanese.
Mettere la testa sotto la sabbia , disinteressarsi del problema tossicodipendenza , evitare di dare la disponibilità per risolvere un problema della collettività significa che la solidarietà non abita fra i nostri amministratori , significa che il sindaco di Teano e gli assessori di Teano abbandonano ai loro problemi tante famiglie che vivono il dramma della droga.
Ai lettori , a chi pensa, a chi dibatte sulla cosa pubblica , la giusta e ponderata valutazione su fatti che ci riguardano.
Carmine Corbisiero
Su questo delicato e grave problema, il nostro giornale, con la redazione compatta, espresse tempo addietro la sua opinione. Da allora nulla è cambiato e forse oggi questo fa gioco proprio a quanti si ostinano a pensare che esista solo una soluzione, o rimane lì o viene chiuso.
Ci permettiamo di riproporre ancora una volta la nostra posizione che parte da un punto fermo: Il SERT al momento è una struttura insostituibile, idonea a lenire le sofferenze di quanti hanno imboccato la brutta strada della droga e delle altre dipendenze. Abbandonare questi sfortunati individui è un atteggiamento contro la morale umana. Occorre però anche tutelarne la riservatezza, avere rispetto per il dolore e la dignità delle famiglie, chi entra e esce da quei locali è segnato pubblicamente solo perchè questa struttura si trova proprio dove non dovrebbe stare, nel pieno centro della città.
Collocare il SERT alla periferia della città, dare modo a chi ne usufruisce di non essere necessariamente osservato, non consentire l’arrivo in città di altri sfortunati e lasciare gli operatori del settore tranquilli nello svolgimento della loro attività. Ci sono mille motivi di opportunità nel trasferirlo nelle vicinanze, non chiuderlo
La Redazione