E’ la vita stessa che rimane impressa dentro e diventa ricordo, racconto, storia personale.
Una sorta di racconto interiore, indelebile e unico, personalissimo, che si avvia e, poi, negli anni, viene arricchito e continuato.
E questa sorta di racconto interno, almeno per il primo tratto dell’esistenza, quello dell’infanzia, ci accomuna tutti, ci marchia e tiene insieme per la vita intera.
Ci accomunano le esperienze prime e lo scenario intorno dove esse si sono messe in atto. E’ il sentimento dell’appartenenza. Qualcosa di molto profondo, di molto interno che solo qui, al paese, nella sua cornice di contenimento e decifrazione di significati, può trovare espressione piena e manifestazione. Ci caratterizza e "marchia" il nostro "viaggio" nel mondo e nella vita.
Allora, quell’appartenenza che in altri luoghi ci separa e fin’anche isola fino a farci sentire sempre un po’ "stranieri" quando siamo in giro per il mondo, qui, al paese, ci unisce e mette insieme indistintamente. E questo scenario intorno, di verde, di montagne messe a custodia di poche casette abbarbicate le une sulle altre, questo scenario, che tutti e sempre ci portiamo dentro, ci annoda e lega tutti e, insieme, ci mette sul palcoscenico della vita, almeno nell’atto primo.
La "vita dopo", quella che sopraggiunge in seguito, altrove, si annoda e si snoda diversificata a separarci, ma, ormai, il primo tratto è formato e, indelebile, è per sempre a darci volto e convincimenti.
Maria Mansueto