È stato approvato ieri a Palazzo Chigi il decreto “Cura Italia”, che prevede aiuti economici fino a 25 miliardi di euro per fronteggiare la situazione causata dal coronavirus. Tra gli obiettivi: potenziamento del sistema sanitario nazionale,sostegno ai lavoratori, famiglie e imprese con uno stanziamento da 25 miliardi di euro. Interventi per i lavoratori: i datori di lavoro che riducono la loro attività a causa dell’emergenza, potranno presentare domanda per la concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o per l’accesso all’assegno ordinario dal 23 febbraio e per un massimo di nove settimane. Si prevedono nuove disposizioni per la cassa integrazione in deroga, così come vengono estesi i permessi retribuiti, con 12 giornate in più tra marzo e aprile. Per i lavoratori con partite Iva, co.co.co, lavoratori del settore agricolo, del turismo e dello spettacolo per marzo si prevede un indennizzo di 600 euro. Sospesi inoltre i versamenti dei contributi per i lavoratori domestici in scadenza fino al 31 maggio. Viene anche istituto il Fondo per il reddito di ultima istanza per il sostegno al reddito di lavoratori dipendenti e autonomi. Sostegno alle famiglie: riguardante entrambi genitori lavoratori del settore privato che hanno figli con non più di 12 anni. Per loro si prevede il congedo con l’indennità al 50% della retribuzione, per un totale di 15 giorni. È prevista poi la possibilità di ricorrere al bonus baby sitter, per coloro i quali abbiano i loro figli a casa con la chiusura della scuola e non possano curarli dovendo continuare a lavorare: il bonus massimo è di 600 euro, che sale a mille per gli operatori sanitari e la polizia, con uno stanziamento da 30 milioni. Sostegno al sistema bancario e mutui: Nel decreto vengono inserite anche misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario. Altra novità riguarda i mutui con l’estensione per nove mesi del Fondo solidarietà prima casa: per i lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che hanno subito un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all’ultimo trimestre. C’è poi il rinvio dei pagamenti delle ritenute e dei contributi previdenziali, assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria: in questo caso la nuova data sarà quella del 31 maggio, con la possibilità di pagare con un’unica soluzione o in cinque rate mensili a partire proprio da maggio. Vengono sospesi anche i versamenti degli adempimenti fiscali in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio. Rinviati inoltre i versamenti riguardanti le cartelle affidate all’agente di riscossione. Fondi e assunzioni in sanità: Si prevede un fondo per la produzione e la fornitura dei dispositivi medici,oltre che l’arruolamento di medici e infermieri militari, insieme al potenziamento delle strutture della sanità militare. La Protezione Civile, poi, avrà il potere di requisire strutture mediche e beni per l’emergenza sanitaria. Si prevede anche che la laurea magistrale in Medicina possa abilitare direttamente all’esercizio della professione: è sufficiente l’idoneità del tirocinio.