A dire il vero non so proprio dove cominciare. Il signor Arnaldo Migliozzi fa rilevare tutto quello che da una sequela di secoli tentiamo di non vedere più. A costo di non uscire dalla tana metterci il paraocchi da asino o il che è meglio uscire fuori per svaghi e distrazioni. Il Direttore ha relazionato da par suo alle forbite osservazioni del baldo Arnaldo. Io che ho il carattere di un boscaiolo di Sauris ( Alta montagna in provincia di Udine) pregherei il buon emigrato di tornarsene al paese ormai una fattoria da malga alpina e munito di magica bacchetta compiere il miracolo da Mago Merlino Gandal o da Zurlì, il mitico mago del giovedì.
Riassumendo: Arnaldo carissimo vuol fare il Sindaco? Potrebbe essere il toccasana, la pietra filosofale il Santo Graal ritrovato da un conterraneo e moderno Parsifal in giacca cravatta e gilè. Inutile, anzi addirittura dannoso per il fegato, fare la solita tiritera sul quello o quell’altro politico. Inutile quanto i sermoni di Savonarola Gerolamo che fu allegramente arrostito o del povero Giordano Bruno eccelsa mente della nostra Terra che fece una fine analoga forse anche condito con erbe aromatiche.
Mi guarderò bene dal parlare di Maestri trasparenze opportunità. Parlerò d’altro forse avendo come spennato uditore solo me stesso.
Or dunque, sono andato alla presentazione di “Petali di me”– di Serena di Caprio svoltosi nell’aula magna del Municipio di Mignano. Ha introdotto il Sindaco. Un bel Sindacone ben vestito perfino col fazzoletto nel taschino intonato all’abito. Ha parlato da maestro. Dopo l’evento che ha visto relatori straordinari. Il sindaco da perfetto padrone di casa rimetteva a posto le sedie controllava i fiori pensando di poterli utilizzare a breve per un altro incontro. Avendo l’occhio lungo ho notato la dedizione e la passione che travalica i fiori, l’arredo, le sedie. Va oltre . Il Sindaco rieletto in primavera governa senza minoranza per un caso unico di inadempienze preelettorali della lista opposta. Va bè non importa.
Il giorno dopo Domenica, Serena alla Mondadori di Cassino si ripresentava per un bel colloquio con il Critico letterario Max D’Alesio. Incontro di due cervelli di due anime di due artisti della vita. Embé che vi credete che non c’era anche l’atletico Sindacone con la consorte, questa volta in veste di ospite. Vestito diverso fazzolettino da taschino rigorosamente intonato al vestito. amabile conversatore dopo il dialogo. Non si negava a nessuno. Il lettore dirà ora, questo fesso che vuol dire.
Forse niente. Basta saper leggere tra le righe. Dicesi che l’abito non fa il monaco. Non è vero lo fa eccome. Esprime l’ordine interno.
Altra parabola Il sindaco di Conca il minutino ed esile Alberico che è riuscito a fare cose egregie sperticandosi come un facchino.
S’è fatto l’arredamento alla biblioteca comunale sfruttando le sue doti di provetto ebanista . Ha eretto un monumento più duraturo delle piramidi agli eroi trucidati dai nazisti e molto altro.
Ora per non tirarla per le lunghe nè per coinvolgere politici e personaggi che ormai non ci appartengono più, non vale prendersela con questo o quell’altro. E’ questione di culo. Noi lo abbaiamo avuto con il Direttore Maglione. Lo avremo con Arnaldo baldo e fiero Sindaco di questo paese a meno di un anno e mezzo? Ripeto baldo e non certo infingardo.
Affettuosamente—-
Giulio De Monaco
P.S. Caro Giulio, poichè mi hai chiamato in causa in merito all’articolo “Teano terra mia, ma cosa ti hanno fatto?” mi permetto, ed è la prima volta che lo faccio, dissentire parzialmente dalle tue considerazioni sul mite Arnaldo il quale, a mio parere, non ha alcuna intenzione di fare il sindaco di Teano ma si è limitato solo a chiedere come sia possibile che a Teano si consenta di realizzare opere edili in chiaro contrasto con le più elementari regole di urbanizzazione e possibilmente avere una risposta. Tutto qui.
Affettuosamente…….
Antonio Guttoriello