Questo post è stato scritto dal Primo Cittadino dopo che evidentemente sono giunte alle sue orecchie o constatato di persona, le prime lamentele dei cittadini su alcuni aspetti o aspettative deluse di questi primi mesi di amministrazione o perchè ha ritenuto di fare alcune precisazioni per rispondere a qualcuno che gli ha voluto ricordare le promesse fatte in campagna elettorale.
Ascolto, leggo e guardo.
Con educazione e garbo vorrei peró sottolineare che se piove non é colpa del Sindaco, che se non ci sono i soldi per l’affitto il Sindaco puó quasi niente, che se la crisi miete posti di lavoro il Sindaco non puó assumere, che il Sindaco non puó preferire un cittadino ad un altro, che se per anni le risorse sono state sperperate il Sindaco di oggi puó incominciare ad inver…tire la tendenza ma non puó fare magie, che se la gestione dell’ordinario é stata per anni dimenticata il Sindaco di oggi non puó impossessarsene in violazione delle leggi, che se anni di abbandono hanno desertificato la capacità progettuale il Sindaco di oggi non puó immediatamente riaccendere le luci.
Ricordiamoci che in campagna elettorale, ho promesso che questa consiliatura avrebbe avuto, nell’arco del quinquennio, l’obiettivo di restituire progressivamente la dignitá del vivere quotidiano per incominciare ad avere l’ambizione di progettare qualcosa di importante. Ho chiarito che era necessario cambiare un intero sistema, che era importante modificare radicalmente il modo di affrontare i problemi. Per tutto questo sapevo che il fattore tempo non era secondario e non ho mai pensato di avere la bacchetta magica. Io ero ben conscio delle difficoltà e del disastro ereditato. Le difficoltà di oggi erano in conto, non c’é alcuna illusione che svanisce, non c’é alcuna precoce delusione.
Ora non dimentichiamolo.
Nicola Di Benedetto