La notizia non è nuova, il tipo di compravendita di punti di ristoro neanche, tutto ormai viaggia nel copione delle dismissioni da parte dei grandi gruppi della distribuzione e dell’occupazione di nuovi spazi per organizzazioni in espansione.
La Sarni ristorazione, costituita agli inizi degli anni settanta da cinque fratelli originari di Ascoli Satriano (FG), si occupa di gestione bar, pizzerie e ristorazione ed è presente oltre che sulla rete autostradale, anche nei centri e parchi commerciali. Proprio la Sarni sembra abbia concluso o è in via di concludere un accordo con Autogrill per l’acquisizione del punto ristoro autostradale di Teano Ovest, inclusa la licenza per la costruzione di un megastore o qualcosa di simile, per la cui costruzione già Autogrill aveva presentato un progetto esecutivo al comune di Teano per le necessarie autorizzazioni.
Per verificare lo stato dell’arte o per dovere di cortesia nei confronti del Sindaco della città che li vedrà operare sul proprio territorio, certo è che è stato segnalato nell’ufficio del Sindaco Di Benedetto , un dirigente del gruppo Sarni. C’è preoccupazione tra i dipendenti dell’Autogrill Teano Ovest. Le preoccupazioni, a nostro avviso, giustificate, derivano dall’approccio che normalmente i nuovi gestori assumono nelle operazioni di subentro.
Sembra che la politica aziendale di Sarni sia improntata alla massima economicità di gestione , nel senso che verrebbe applicato all’interno di tutti i punti ristoro, un particolare contratto di lavoro che vedrebbe ridimensionati molti dei diritti acquisiti dai vecchi contratti di lavoro nazionali. Un particolare contratto sottoscritto da una sola sigla sindacale che ipotizzerebbe, e questo potrebbe valere anche per i dipendenti di Teano, intanto l’applicazione di un orario di lavoro flessibile, cioè si lavora di meno in inverno e di più in estate attraverso l’accumulo di ore, con conseguente riduzione del lavoro straordinario, particolare regime di utilizzazione delle ferie e dei ROL, gestione attenta delle assenze per malattia e altri accorgimenti.
Il tutto si tradurrebbe inevitabilmente in una evidente riduzione della retribuzione netta mensile. Non si conoscono quali obiettivi intendono raggiungere nella definizione dell’organico necessario, se cioè prevedono qualche operazione di taglio, magari prima di procedere all’acquisto.
In mancanza di notizie certe, queste sono al momento indiscrezioni che però potrebbero trovare quanto prima conferme nella realtà, in tal caso occorrerà vigilare, soprattutto da parte del sindacato, che necessita di trovare unità d’intenti ed evitare frammentazioni.