E’il titolo di un romanzo giallo di Rex Stout del 1937. Il pachidermico genio investigativo è una poderosa forchetta, dal gusto palatale raffinato, esigente, delicato. La sua ingordigia è così senza freni che si mette addirittura in viaggio alla ricerca di una ricetta segreta. E va a finire invece in una complicata indagine gastronomica, quando un cuoco di fama internazionale viene fatto trasferire all’altro mondo da un assassino dai contorni inafferrabili e misteriosi.
Ma non è dell’investigatore di origine montenegrine che parlerò, ma di due splendidi, locali Maestri del sapore e dell’accoglienza.
Uno è il titolare della rubrica culinaria di questo giornale, l’altro come Archie Goof, assistente tuttofare di Wolfe
E’ sempre alla meticolosa di nuove scoperte che incantano, stimolano, invitano al piacere della buona tavola.
Ho passato un’ora in loro compagnia, qualche giorno fa, piacevolmente e ho letteralmente bevuto le loro esperienze gastronomiche, ho goduto della loro voglia smisurata di fare e di fare bene, della loro attenzione per il cliente.
Ho apprezzato il loro smisurato amore per Teano, al punto tale che indicano agli utenti "esteri" i luoghi delle meraviglie del nostro stupendo Paese. E tornano incantati dalle mille e mille salse di interesse che Teano dei Sidicini offre.
E gorgogliano ai due Maestri " Avete una città di sogno, dev’essere considerata, amata, valutata”,
Maestri di Alta cucina e di ancora più alto amore civico. Nella nuova residenza sono pronti a lunghi viaggi nel mondo dei sapori e della cucina di elevato livello. Congratulazioni vivissime, per quanto hanno fatto, stanno facendo e faranno,
Con amore, tatto e raffinatezza.
G.DM.