Come si saranno accorti ormai tutti siamo in clima di campagna elettorale e quindi anche di campagna acquisti.
Funziona pressappoco così: il possibile candidato sindaco individua le persone che secondo il suo giudizio possano assecondare le sue ambizioni e tenta l’approccio iniziando a snocciolare i temi qualificanti della propria costruenda lista. Sostanzialmente sempre gli stessi: ‘munnezza, decoro urbano, lavoro, trasparenza, rinnovamento, lavori pubblici e quant’altro. In alcuni casi rinnovamento e trasparenza passano ai primi posti quando ci si vuol palesemente smarcare dalle precedenti amministrazioni (anche quando magari se ne è stati protagonisti) e indicare un nuovo modo di fare politica.
A questo punto sorge una domanda se è necessario un cambio di rotta, questo non deve partire dal modo di formare le liste?
Questa domanda l’ho posta a qualche amico ed abbiamo convenuto sul percorso da seguire per formare una eventuale lista:
1. un gruppo di persone che condivida alcuni principi di base;
2. che confluisca in una vera lista civica;
3. che sia credibile e sostanzialmente nuovo;
4. che esprima un programma concreto e realizzabile (basta con favole accattivanti);
5. che alla fine del percorso individui il candidato di sintesi (che dovrà essere un “primus inter pares”) eventualmente anche esterno al gruppo formato.
Questo percorso lo abbiamo iniziato e sembra stia portando i suoi frutti. Singolarmente o in gruppo stiamo incontrando: persone, gruppi, associazioni e partiti. Si raccolgono a volte adesioni, altre dissensi ma sempre ci si arricchisce personalmente e come gruppo.
Io personalmente imparo da tutte le persone con cui entro in contatto, sia da quelle che condividono le mie idee ma soprattutto da quelle che non la pensano come me.
Le uniche persone da cui temo di non riuscire ad imparare granché sono i paladini delle Grandi Certezze (e chi vuol capire capisca), per spiegare a chi mi riferisco ricorro ad una citazione di Luciano De Crescenzo: <<Il Punto Interrogativo è il simbolo del Bene, così come quello Esclamativo è il simbolo del Male. Quando sulla strada vi imbattete nei Punti Interrogativi, nei sacerdoti del Dubbio positivo, allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche. Quando invece incontrate i Punti Esclamativi, i paladini delle Grandi Certezze, i puri della Fede incrollabile, allora mettetevi paura perché la Fede molto spesso si trasforma in violenza………Gli integralisti islamici, i tifosi di calcio, i brigatisti neri o rossi, appartengono tutti ad una stessa razza, quella che ritiene di essere la sola a possedere la Verità…….Il Dubbio invece è una divinità discreta, è un amico che bussa con gentilezza alla vostra porta. Il Dubbio espone con calma le sue idee ed è pronto a cambiarle radicalmente non appena qualcuno gli dimostrerà che sono sbagliate.>>
A tutti i punti interrogativo voglio dire che sono disponibile a parlare con chiunque voglia arricchire il nostro gruppo e voglia sedersi attorno ad un tavolo in cui ogni opinione abbia lo stesso valore indipendentemente da chi la esprime.
Un amico che stimo molto e da cui cerco di imparare il più possibile mi ha detto: << se avessi voluto candidarti un posto in lista avresti potuto ottenerlo tranquillamente invece così ti stai infilando in una situazione alquanto scomoda…>>
Caro amico penso che tu abbia ragione ma io le cose so farle solo in questo modo, in attesa che qualcuno mi convinca che è il modo sbagliato.