Ma insomma, è possibile che tutta l’Italia è ormai ritornata al lavoro, i cantieri pubblici e privati, sparsi su tutto lo stivale hanno ripreso a funzionare e solo a Teano gli addetti alla riqualificazione di Largo Croci sembrano essersi volatilizzati.
I commercianti, giustamente si lamentano delle notevoli difficoltà che i ridotti spazi della piazza, producono per il normale svolgimento dell’attività commerciale, i cittadini si azzuffano per quei due o tre posti auto a disposizione, i clienti dell’Istituto di Credito devono fare delle gimcane per raggiungere lo sportello bancario interno e bancomat. I rappresentanti politici in seno all’amministrazione comunale si attivano per rappresentare le rivendicazioni dei commercianti, in verità ci risulta che il solo Carmine Corbisiero si stia interessando al problema.
Una riqualificazione sofferta se si considera anche il pericolo, se questi sono i tempi di realizzazione, che per i giorni dei festeggiamenti garibaldini, la piazza potrebbe non essere ultimata ed allora si che sarebbe una brutta situazione.
Per capirne di più, ci siamo rivolti alla fonte primaria, cioè all’assessore comunale alle opere pubbliche Flavio Toscano, per avere una versione credibile e trasferirla a quanti sono in questi giorni preoccupati e nervosi.
Da quanto ci è stato riferito dallo stesso assessore, la situazione sembrerebbe essere la seguente. La decisione di non rimuovere più il monumento all’Incontro, ha comportato la necessità diproporre, da parte del Direttore dei lavori l’architetto Enzo Antuono, una variante in corso d’opera perché si sono modificati i contenuti del bando e dello stesso progetto iniziale. Conseguentemente l’ingegniere Fulvio Russo responsabile del procedimento per conto del Comune, l’ha recepita e autorizzata. Ma il Direttore dei lavori ha preteso che la variante, secondo le procedure, restasse affissa all’albo pretorio i previsti 15 giorni, che dovrebbero scadere entro questa settimana. Contestualmente sempre il D.L. avrebbe dovuto consegnare degli elaborati da allegare alla variante per consentirne la esecutività
Elaborati che il Comune ad oggi afferma di non avere ancora ricevuti.
L’Amministrazione comunale ha sollecitato l’impresa ad accelerare i lavori ben sapendo che la stessa, se dovesse rispettare i tempi del bando, potrebbe addirittura concludere i lavori ben oltre la fatidica data del 26 ottobre. L’impresa assicura comunque che, dal momento che potrà far ripartire il cantiere, in 15 giorni consegnerà i lavori.
I soggetti attivi in causa sono tre, l’Amministrazione Comunale, l’impresa e il Direttore dei lavori che spesso giocano sui formalismi burocratici che però producono inevitabilmente insofferenza e proteste dal quarto soggetto in causa, gli utilizzatori della piazza, che però non potendo intervenire, si possono solo incazzare.
Severino Cipullo