Viste le note difficoltà per famiglie e imprese a far fronte al pagamento delle bollette di gas ed energia elettrica, il Governo ha appena provveduto ad emettere un Decreto attraverso il quale si stanzia un contributo straordinario per gli Enti Locali pari ad Euro 400 milioni. Di questi, quasi 50 milioni a favore delle Città Metropolitane e 350 milioni per i Comuni. A seguito di ciò, il Comune di Teano avrà in dote 110.724,00 Euro. E, questo, è ciò che concerne luce e gas. Ora andiamo a vedere cosa succede per la TARI, altrimenti detta Tassa per la raccolta dei rifiuti. Era il 04 settembre 2022 quando così scrivevamo: ”Ed in quanto agli aumenti della Tari? Anche in questo caso gli aumenti previsti dal provvedimento adottato con i soli voti della maggioranza”. Provocando, così, una “Tari tributaria proposta dalla maggioranza con conseguente indiscriminato aumento del carico fiscale per tutta la cittadinanza”. Ed in quanto “alla disfunzione burocratico amministrativa che fa registrare “grande difficoltà ad incassare le entrate dell’Ente, in particolare della Tari e del servizio idrico”, così come evidenziato dalla “proposta di dissesto finanziario” vergata dal Commissario Straordinario”? Che risposte vengono date dall’Amministrazione? “Non vorremmo che la soluzione sia peggio del problema!”. Così scrivevamo, ancora, il 31.08.2022, e così è stato. Aumento delle Bollette Tari!!!”
Quindi, aumento delle bollette TARI denunciate dal Gruppo di Opposizione; Difficoltà ad incassare le entrate dell’Ente, temevamo che la soluzione sarebbe stata peggio del problema!”. E così fu! A noi, la Sibilla Cumana ci fa un baffo! Infatti registriamo come, in questi giorni, stiano arrivando ai Cittadini Teanesi una marea di “Bollette pazze” relative al fantasioso “mancato pagamento” di pregresse Bollette. Persino di Bollette del 2013 come si vede dalle foto allegate!!! Ovvero, l’Amministrazione Comunale, palesemente in Pre-dissesto, vuoi vedere che ha messo in atto quell’opera di recupero crediti da noi auspicato in precedenti interventi, attuando una soluzione peggiore del male stesso? Non solo non siamo certi che il recupero viene effettuato ai cronici morosi, non solo viene aumentato l’importo dell’Imposta, bensì si “tenta” di rientrare dal buco finanziario tentando una vera e propria “duplice truffa” a danni dei Cittadini onesti. Cornuti e mazziati, come si suol dire.
Ci spieghiamo meglio, visto che stanno giungendo Bollette “non pagate” persino del 2013, qualora un anziano, una persona poco scolarizzata o distratta, avesse smarrito la ricevuta di puntuale avvenuto pagamento, cosa dovrà fare di fronte ad una “Intimazione di pagamento”? Dovrà, obtorto collo, mettere mano in tasca e sborsare una doppia gabella. Quella già pagata e di cui ha smarrito ricevuta, e quella dell’intimazione maggiorata. Oltre alle correnti Bollette Tari aumentate. E, visto il salasso delle contemporanee Bollette triplicate di gas e luce, dove potrà il povero pensionato (da Euro 600,00 mensili) mettere mano? Si creerà, così, una sorta di partita di giro. Tu “potenziale” creditore Tari paghi a me Comune quanto mi devi e, non potendo altrimenti, farai debito con l’Enel o con l’Eni alle quali non potrai pagare le rispettive Bollette. Il debito lo passi dall’uno all’altro. È così? Ricordate il cantante Patrizio quando cantava che con la cambiale ci aveva cresciuto tutta la famiglia?
E questa è la prima “truffa”. Andiamo ora alla seconda che non è meno drammatica della prima. E, qui, dobbiamo ricordare come qualche Tedesco ci diceva che l’Italiano è il popolo più paziente del mondo. In caso di danno a mezzi o persone causa buche o strade dissestate, accertate le responsabilità, il malcapitato si fa risarcire dal Comune. E, già qui, una stortura tutta italiana poiché il risarcimento non proviene dalle tasche del Sindaco e/o Assessore al ramo, bensì dalle tasse dei Cittadini (Provincia di Caserta 3.639.000,00 Euro debiti fuori bilancio per Viabilità e Sentenze). In caso, e questo è il nostro caso, il Sindaco, il Dirigente e/o la Società incaricata che ti inviano una “Bolletta pazza”, costringendoti a prenderti permessi orari dal proprio posto di lavoro, a recarti presso gli Uffici compenti, insomma a distoglierti dalle tue quotidiane faccende, a chi faranno pagare il danno per tutto ciò? Al Cittadino stesso, naturalmente. Quel Cittadino vessato, così, altre due volte. Ecco, un altro esempio banale come quello del “permesso rosa” di cui al nostro del 13.10.2022. Ricordate? A nulla serve, quindi, tutta quella teatralità messa in scena attraverso Facebook da parte di Amministratori che vogliono dare a vedere di essere al servizio dei Cittadini. Chiacchiere e distintivo; fumo negli occhi degli stolti. E, chi capisce, patisce.
Pasquale Di Benedetto