Il rinvio è stato provocato dal fatto che il GUP originariamente incaricato, dott. De Simone, è stato sostituito da altro magistrato, il quale pero’ non si e’ ancora materialmente insediato. Rinvio dunque, un altro rinvio! Come direbbe qualcuno che invece si augura che quanto prima questa vicenda abbia una sua conclusione con la individuazione delle singole responsabilità o con l’assoluzione di tutti o parte dei protagonisti della vicenda.
Riteniamo legittime le aspettative dei cittadini, non perché necessariamente devono riconoscersi tra i colpevolisti o gli innocentisti, non perché ognuno si è fatta una propria idea, giusta o sbagliata della vicenda e vuole verificare come va a finire. La legittimità delle aspettative sono riconducibili alla presenza nella vicenda di personaggi che rivestono un ruolo pubblico (politico o semplicemente amministrativo o addirittura entrambi) e che quel ruolo continuano a rivestire, legittimamente, ma pur sempre con l’ombra del sospetto di aver commesso qualcosa di illegittimo nello svolgimento di una funzione pubblica, lo stesso avanzato dai Pubblici Ministeri che ne hanno chiesto il rinvio a giudizio.
I cittadini, che non possono essere esclusi in una fase di valutazione, si chiedono se questi rinvii non portino acqua a quanti pensano che il temporeggiare finisce con il realizzare l’obbiettivo della prescrizione che per alcuni dei reati contestati (e specificamente gli abusi edilizi) si conclude nei cinque anni dalla consumazione dell’ipotetico reato. E quindi da qui a qualche mese, se non sbagliamo il calcolo, alcuni degli indagati potrebbero vedersi archiviare la propria posizione. Non così per i reati più gravi come l’associazione per delinquere e l’abuso d’ufficio.
Se si guarda in prospettiva futura, le preoccupazioni del cittadino comune, per le lungaggini assunte dal procedimento giudiziario, non sono poi tanto peregrine in quanto, nella prossima primavera, si dovranno celebrare le nuove elezioni amministrative comunali e, se non l’attuale Sindaco, che comunque non potrebbe candidarsi per somma di mandati, certamente l’assessore Rosaria Pentella, che qualcuno si ostina ad indicare come possibile quota rosa nella lunga lista dei candidati a sindaco, avrebbe più di qualche problema di credibilità a presentarsi agli elettori , anche come semplice consigliera, con una posizione processuale non ancora definita.
Francamente, già non viviamo un buon momento nei rapporti tra le istituzioni ed i cittadini, se poi a questo aggiungiamo che potremmo essere costretti ad eleggere i nuovi amministratori comunali senza la possibilità di poter conoscere, se e come, quella precedente avrà meritato in tutto o in parte la nostra fiducia, in questa prospettiva si converrà che, una prima decisione, anche se solo di un rinvio a giudizio o un’archiviazione, sarebbe utile per una scelta consapevole ed oculata degli uomini o gruppi che ci dovranno amministrare nei prossimi anni.
Figueras