Un viaggio ideale tracciato nella mente di chi non si arrende a tagliare il cordone ombelicale che lega una persona alla sua terra natia, alla sua gente, alle sue radici. Questa persona è il dott. Bruno Rubino, giornalista/scrittore, vissuto a Teano fino alla maggiore età.
Coniugato con la dottoressa Rosa Bernard, ha due figli maschi entrambi figli d’arte, Claudio giornalista RAI autore, tra gli altri, di un apprezzatissimo reportage dal titolo BACK TO IRAQ trasmesso all’interno del settimanale PETROLIO e Paolo giornalista per conto dell’Agenzia giornalistica ANSA. Sono moltissimi anni che Bruno non viene a Teano. Numerose sono state le sollecitazioni che alcuni suoi cari amici hanno prodotto per riaverlo tra di noi, senza alcuna precisa finalità, solo per raccontarci e raccontare come si faceva negli anni 60, su e giù per il corso cittadino.
Un suo ritorno nella città natale forse potrà verificarsi in occasione della pubblicazione del suo ultimo libro di poesie dal titolo “Lettera da Lampedusa” edito dalla Fondazione Mario Luzi, attualmente è l’editore di maggiore prestigio per opere di poesia e certamente un traguardo prestigioso se il Presidente della fondazione, lo scrittore saggista Mattia Leonbruno, ha definito l’ultimo lavoro di Bruno semplicemente “pregevole”. Al nostro ripetuto invito, questa volta Bruno ci ha promesso che non appena il libro sarà pronto sarà con noi per un incontro con gli Amici di Teano.
Rubino ha lasciato la nostra città ancora giovanissimo per maturare le sue esperienze nel mondo giornalistico e televisivo, due riferimenti per tutti: giornalista de “Il Mattino” dal 1963 al 1982 e poi redattore presso la sede RAI di Napoli dove ha l’opportunità di seguire tutte le fasi del processo Tortora che lui traduce in due libri: “Parola di Pandico” (Pandico è il grande accusatore di Tortora) 1985 e “Enzo Tortora Mille Giorni” 1986. La produzione letteraria di Rubino è molto vasta ma in questa occasione ci piace segnalare il romanzo “L’odore del pane” 1995 per Pironti Editore con prefazione di Domenico Rea e interamente dedicato alla sua città natale da cui traspare tanta nostalgia per un amore tanto profondo non sempre corrisposto. Qualche copia di questo libro è forse ancora disponibile presso la biblioteca comunale di Teano ma, se il proposito sarà realizzabile, è probabile che l’autore proceda ad una sua ristampa per destinarne l’incasso ad una fondazione umanitaria che egli sostiene con ammirevole impegno personale ed economico.
Ma forse è il caso di pubblicare una sua breve biografia letteraria, per chi non lo ha conosciuto:
Bruno Rubino trascorre l’infanzia sino alla maggiore età a Teano. Vive a Roma. Liceo classico a Caserta, Università degli studi Federico II di Napoli e poi Università di Urbino. Sin dagli anni 60 frequenta a Napoli il gruppo delle Ragioni narrative e stringe amicizia con lo scrittore Luigi Incoronato (” l’unico amico vero” dirà Domenico Rea) che nel 1965 cura la prefazione del suo primo libro di poesie ” Cronaca”.. Nel 1982 pubblica il saggio “Garibaldi a Teano” con un contributo di Giovanni Spadolini. cui fa seguito nel 1989 “Narcosi&Estasi”, poemetto in versi con prefazione di Domenico Rea, una nota critica di Francesco Solmi e 8 tavole del pittore Peppe Ferraro. Nel 1992 pubblica “Quando le donne potano le pecore”. –
Riconoscimenti per la poesia: Premio Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, Cervia, Serravalle Sesia. Marina di Massa, Proposte, Il Ciclope, Giulia Gonzaga, Cirò Marina, Luco de’ Marsi, Poeti da Salvare.
Per il giornalismo: Leader d’opinione, Città di Minori, Internazionale Irpinia, Astragalo, Targa Siani, Cronista dell’anno 1981, Vita di artista.
Per la critica d’arte: Premio Michetti, Premio I quadri d’oro.
Sono molti gli amici che ci hanno chiesto notizia di quello che noi definiamo evento e che invece lui, Bruno, continua a definire incontro con gli amici di Teano.
Ed incontro sia, con gli amici di sempre e con tante persone che avranno voglia di conoscerlo, un incontro semplice, per raccontare e raccontarci magari portando con noi, sotto il braccio, una copia del suo ultimo libro di poesie “Lettera da Lampedusa”, mentre insieme chiacchierando chiacchierando, ci avviamo per fare un nostalgico giro della vasca ( così si definiva un intero giro del Corso) a braccetto con un’altra delle nostre eccellenze sidicine.