Dopo le dimissioni, inaspettate, della Consigliera Rosaria Pentella al ruolo di Presidente del Consiglio comunale, i riflettori tornano ad essere puntati sulla Consigliera Sabrina De Monaco, dimissionaria dal ruolo di Vice presidente solo pochi mesi fa. La De Monaco viene eletta alla carica di Presidente del Consiglio comunale con 10 voti a favore e 1 astenuto. I gruppi di minoranza Futura, capogruppo Nicola Di Benedetto, Identità e Sviluppo, capogruppo Carmine Corbisiero e l’Audacia della Speranza, capogruppo Nicola Palmiero, abbandonano l’aula all’atto della votazione. Presenti invece la Consigliera Pentella e De Fusco. Il Consigliere Palmiero, prima delle operazioni di voto dichiara la mancata partecipazione all’elezione del presidente dei gruppi di minoranza, motivando così la scelta di abbandonare l’aula: “Sono passati solo due mesi dall’elezione del Consigliere Pentella a Presidente del Consiglio. In quell’occasione decidemmo come gruppi di minoranza di votare il Consigliere Corbisiero, al fine di garantire al Consiglio una figura terza e di esperienza, estranea quindi, ai vari avvicendamenti tra opposizione e maggioranza. La maggioranza in modo apparentemente compatta elesse il Presidente. Noi, seppur nutrivamo tanti dubbi sulla consistenza di quella scelta, tiravamo comunque un sospiro di sollievo, perché ritenevamo che ciò potesse assicurare un barlume di stabilità alla maggioranza e a questo Consiglio, imprescindibili in un momento storico come questo. Con le dimissioni della Consigliera Pentella, i nostri dubbi sono divenuti certezze. Toccherà a lei motivarne le ragioni, seppur già manifestate agli organi di stampa, dove non ha risparmiato critiche all’attuale maggioranza facendo emergere le medesime dinamiche che noi ormai da tempo denunciamo. Alla conferenza dei capigruppo, che si è celebrato questo martedì, i gruppi di maggioranza non hanno tentato approcci di dialogo per l’elezione di un Presidente unitario, ciò non ci ha sorpreso. Tuttavia, qualora lo avessero fatto gli avremmo notificato che il tempo del dialogo è finito, ribadendo che non avremmo in alcun modo partecipato a dinamiche di potere, dalle quali riteniamo sia doveroso e dignitoso starne fuori poiché la città ha bisogno di altro. Coscienziosamente, ritenendo che il ruolo di Presidente sia una figura di notevole importanza, volta a garantire le regole e la democrazia, poiché ormai svilita e ridotta ad oggetto di giochi di potere, abbiamo deciso di non partecipare al voto e di abbandonare l’aula.” Dure e chiare le dichiarazioni del Consigliere Palmiero, nelle quale ribadisce gli innumerevoli problemi interni all’assise teanese. L’intervento del Consigliere Palmiero può esser letto come il grido delle Sirene, in fondo così non si può andare avanti.
Sara Finocchi