Si è dimessa dal ruolo (termine non scelto con superficialità) di Presidente del Consiglio Comunale la dr.ssa Mara Paola D’Andrea. Le dimissioni, in alcuni casi, sono un atto di coraggio, un mezzo strenuo per tutelare la dignità ed onestà intellettuale. La Consigliera D’Andrea si dimette per motivi, così si vocifera, strettamente politici. Un carrozzone, quello dell’amministrazione comunale, che somiglia più ad una carovana circense che al carro armato che tutti auspicavano. Bugie, sotterfugi, mezzucci, pettegolezzi e chi più ne ha ne metta. Dei buoni propositi, solo un lontano ricordo. Anche quella di giocare con lo strano clima portato dalla pandemia si è rivelato una strategia bizzarra e a tratti poco onesta. L’immagine del Sindaco solo, abbandonato dai consiglieri non solo non è veritiera, ma ha anche dello stantio. I consiglieri d’altra parte sono stati scelti dallo stesso Sindaco e dunque di questi non dovrebbe dolersene. La compagine D’Andrea non si rende conto della gravità del problema che essa stessa ha sollevato con le dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale. Se fossimo in un mondo in cui tutti mettono il proprio onore per meritare fiducia ne vedremmo delle belle, ma coerenza e dignità sono merce rara, soprattutto negli ambienti politici. Pochi conoscono ancora il valore della parola data, dell’impegno, dell’onore…non solo verso sé stessi, ma soprattutto con gli altri. Un disastro politico che rappresenta una occasione ghiottissima per la minoranza o per chiunque volesse dare nuova dignità e legalità al civico consesso. Ma veniamo al dunque. Il Vice presidente, la sig.na De Monaco, eserciterà le proprie funzioni ad interim, ovvero fino a quando non saranno indette le elezioni per il rinnovo della carica presidenziale. È impensabile che si “pascoli” per quasi un anno, così come fatto per la carica di vice sindaco. Se anche si volesse tentare di fare ciò – cosa molto probabile – allora qualunque consigliere (lo Statuto lo consente) potrebbe chiedere la convocazione dell’assemblea. Il Presidente deve essere ELETTO dal Consiglio Comunale, non esiste alternativa o cavillo. Con il clima che si va profilando, sembrerà banale, ma la domanda da porsi è – a questo punto: eletto da chi? Il Presidente del C.C. solitamente è espressione del gruppo di maggioranza. Oggi, tuttavia, di questo, o meglio di quello originario delle elezioni, quanti ne restano? Ne restano sicuramente 5 (Balbo, Landolfi, De Monaco, Zanga, lo stesso Sindaco) a cui vanno sommate le “alleate” De Fusco Lina e Pentella; ovvero un numero non significativo per eleggere il proprio candidato se gli altri gruppi consiliari si muovessero per raggiungere un accordo sinergico. Ed infatti dall’altra parte pari numero potrebbe essere raggiunti sommando i voti dei consiglieri Di Benedetto, Corbisiero, Frasca, Palmiero, Pinelli, Magellano e Compagnone. Ebbene a questi 7 quasi sicuramente si aggiungerebbe la stessa Presidente dimissionaria. La Cons. Maria Paola D’Andrea quindi sposterebbe l’ago della bilancia verso una nuova ed auspicabile opposizione. E Natale e De Fusco? Beh un minimo di dignità e coerenza politica li dovrebbe spingere a prendere differenti lidi rispetto quelli del Sindaco. E se non pesassero dignità e coerenza? Beh peserebbe l’amor proprio (verso sé stessi) ed il ricordo di essere stati cacciati in malo modo dalla Giunta Comunale meno di un anno fa etichettati come zavorre. Un Presidente dell’opposizione rappresenterebbe una novità ascrivibile, anche essa, all’azione amministrativa del nostro governo cittadino. Miracoli dei miracoli! Che bel patto per il futuro…
Non ci resta che piangere…
Carlo Cosma Barra