L’iniziativa dei centri ci era sembrata subito sproporzionata e fuori luogo perché i veri danneggiati dallo sciopero sarebbero stati tanti bambini nelle stesse condizioni di Cristian.
Per protestare contro questa decisione, i genitori ed altri familiari di Cristian si sono recati presso il Distretto ASL di Viale Italia per protestare contro questo assurdo ed inumano comportamento. Fortunatamente si sono imbattuti nel direttore del distretto dottore Colacci il quale si è subito reso conto che il Centro FEMAS si stava rendendo responsabile del reato di interruzione di pubblica assistenza e di conseguenza ha fatto partire una lettera con la quale contestava fortemente al centro l’inadempienza in corso e lo dichiarava responsabile delle conseguenze di una mancata assistenza ad un paziente particolarmente bisognoso.
Nella stessa serata la famiglia di Cristian ha avutola gradita visita di un fisiatra che ha ripreso il ciclo di terapia interrotto dal due maggio scorso.
Siamo particolarmente soddisfatti per il piccolo Cristian, per la loro famiglia e per il fatto che sia prevalso il buon senso sulla logica del risparmio.
Antonio Guttoriello