Uagliù, parliamoci chiaro….Stamm’ nguiat.
Siamo in una polveriera. Teano è una polveriera. Non è un modo di dire. Rischiamo di esplodere . Ora per essere chiari sappiate che c’è una lunga miccia che già è accesa. L’unica nostra speranza è legata al “fato” ed alla voglia di spegnerla.
Questione covid e contagi
Forse è la vera emergenza. Oggi sappiamo che la nostra città può trasformarsi in un pericoloso focolaio. Il rischio è grandissimo e fra 15 , al massimo 20 giorni tireremo le somme. Le notizie si rincorrono in successione . Una bambina di soli 6 mesi e un’altra di appena 2 anni finite nella morsa del virus. Oltre al resto dei contagiati e persone a rischio. I paesi limitrofi stanno vivendo lo stesso disagio. Prima Roccamonfina , poi Vairano.
Ebbene, siamo in grado di correre ai ripari e salvare il salvabile solamente perché due ASL efficienti di altre regioni, hanno immediatamente avvisato del rischio contagio la nostra ASL. Siano stati fortunati perché per il lavoro che facevano le persone contagiate, per rientrare a lavoro , dovevano obbligatoriamente effettuare il test al Coronavirus. Non ci saremmo accorti di nulla altrimenti, con esiti tragici. Su questa notizia l’Asl del nostro distretto si è subito messa in moto, avvisando e monitorando i contatti a rischio. Anche la macchina comunale si è messa in moto, eseguendo a tappeto i test rapidi.
Risultato? Irresponsabilità allo stato puro. Quasi nessuno ha rispettato la quarantena. Molti addirittura negavano finché la questione non è diventata di dominio pubblico. Qualcuno esibiva la negatività al tampone camminando liberamente per strada. 15 giorni e sapremo solo una cosa. Se siamo stati fortunati o no. Perchè solo la fortuna può salvarci e non certo il nostro senso di responsabilità. Ad un atteggiamento di strafottenza ( io per primo sia chiaro) , corrisponde una responsabilità chiara qualora la situazione dovesse degenarare ( e ci auguriamo seriamente di no ). Nell’attesa non possiamo non ritornare sulla questione delle questioni. L’ospedale di Teano. Non voglio illudere nessuno e scommetterei oro che mai riaprirà l’ospedale che ricordiamo. Ma c’era una “fottuta” possibilità. È evidente e lo era. Ma ritorniamo al problema dei problema. La mediocrità della classe politica locale.
L’ospedale di Teano non ha speranze perché ha una classe politica mediocre. Basta dirsi bugie e girarsi dall’altra parte. Affrontiamo questa ennesima beffa. Bisogna ammettere che il sindaco D’Andrea questa possibilità l’aveva intuita e ci ha anche lavorato. Erano o non erano suoi contatti, ha commesso a mio avviso l’errore di personalizzare quella battaglia. Di contro si è trovato oppositori che non ne hanno colto l’opportunità , infagando e deridendo questa possibilità. Succo della vicenda. L’ospedale di Teano non entra nella rete covid. Era una possibilità unica. Avrebbe dato speranza al nosocomio sidicino, anche in virtù che entrando in quel piano si sarebbe potuto continuare anche dopo l’emergenza covid. Era scritto nero su bianco sulla prima bozza di piano.
Una classe politica seria e appena sufficiente, anche criticando alcuni possibili eccessi, si sarebbe messa al lavoro per raggiungere il risultato. C’era pure una giunta di “unità comunale” con le opposizioni. C erano tutte le condizioni. Invece 2 milioni di euro sono andati a Sessa Aurunca e spumante è stato stappato per dire: ” visto? Dino non ha aperto l’ospedale!”
Questi sono danni incalcolabili. Queste cose dovrebbero essere lasciate al “chiacchiericcio popolare” , non cavalcate da politici mediocri quali siete. Perchè mai si dovrebbe brindare sulle sconfitte della città. Per riappacificarvi i sensi sappiate che Piedimonte ha messo la sua pedina e che solo Teano lo ha preso in quel posto. Come sempre. Perchè se volete buttarla in politica , sappiate che l’ospedale a Teano non lo ha riaperto ne il centrodestra ne il centrosinistra. Ne Caldoro , Ne De Luca, parlando degli ultimi 10 anni. Mentre Sessa ne costruirà uno nuovo e si prende anche i 2 milioni di euro per il covid. Un territorio il nostro che necessita di servizi sanitari di qualità.Non un vezzo ma un emergenza reale che spacca le coscienze sapendo che esiste una struttura che potrebbe offrirli , ma che hanno deciso debba morire. Sindaco, opposizione, cittadini, tutti dovremmo davvero incatenarci a quel cancello che vogliono tenere chiuso per chiedere garanzie di assistenza sanitaria al nostro popolo. Ma già vi sanno e nessuno si pone il problema. Il motivo è semplice. Siete una classe politica talmente mediocre che ne centrodestra ne centrosinistra vi terrà mai in considerazione.
Con affetto
Massimiliano Stefàno