…che volevano cambiare il mondo”, cantava, direi drammaticamente, Gino Paoli in una sua meravigliosa canzone, tratteggiando l’altezzosità ed il sussiego di quelli che si lamentano della vita, della società e di tutto quanto standosene comodamente seduti al bar a sorseggiare le bevande preferite. Poi sarà la vita stessa a distoglierli dai loro esaltanti proponimenti, favorita senz’altro dalla solo apparente “profondità” con la quale, forse anche un poco ipocritamente, trattavano quei temi.
Eravamo noi, quelli nati qualche anno appena dopo il termine del secondo conflitto; quelli che ebbero la fortuna di vivere nei successivi anni del “boom economico”; e forse anche quelli della generazione successiva. Eravamo quelli che passavano i primi cinque mesi del primo anno della scuola primaria ad imparare a tenere la penna in mano e a scrivere su un quaderno a quadretti dalla rigorosa copertina nera pagine e pagine di “mazzarelle”, in senso verticale, orizzontale e obliquo, lungo i bordi degli stampati quadrettini.
Non lo sono certo gli alunni della Quarta Classe di Pugliano-San Marco dello Istituto Comprensivo Statale “Vincenzo Laurenza” di Teano unitamente al loro corpo insegnante ed alla Dirigente, l’amica Ing. Fiorella Musella.
Bellissima la loro affermazione vincente, il 10 maggio u.s. a Roma, la finale nazionale dell’undicesima edizione del Premio Nazionale “Inventiamo una banconota”, promosso dalla Banca d’Italia e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
È proprio la Dirigente Scolastica a darne ufficiale comunicazione, con il suo stile sempre cortese e costruttivo, alla cittadinanza, esprimendo la sua gratitudine agli alunni, alle loro famiglie ed alla “guida professionale ed attenta della maestra Floriana, della maestra Marina e di tutte le loro insegnanti”.
Hanno vinto, oltre al riconoscimento della loro capacità, anche un premio in denaro, diecimila euro oltre ai quattromilacinquecento già vinti nella qualificazione alle finali, che saranno finalizzati “all’acquisto di beni che favoriscano lo svolgimento delle attività didattiche e la realizzazione di qualche desiderio dei piccoli vincitori”.
Cos’altro aggiungere: complimenti vivissimi a Floriana, a Marina, a Fiorella, a tutti gli alunni ed alle loro famiglie. Siamo fieri di Voi.
Agli ottimi alunni solo un consiglio: non illudetevi di poter cambiare il mondo, specie se seduti al tavolo di un bar, non ci riuscireste mai. Provate a cambiare la nostra città, che forse ne ha più bisogno del mondo: e provate a farlo con le vostre già dimostrate capacità che vorrete spendere per il futuro della nostra gente, perché potreste essere voi quelli “destinati a qualche cosa in più che a una donna ed un impiego in banca”.
E chissà che un giorno non spenderemo banconote stampate dal vostro progetto!
Grandi cose per voi. Grazie.
Claudio Gliottone